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EnergiaPrimo piano Lun 15 aprile 2024

Benzina, superati i 2,5 euro al litro (servito) in autostrada e in città

Tra i distributori in città il primato a Benevento e Modena. In un impianto in provincia di Varese il record: oltre 2,8 euro al litro Benzina, superati i 2,5 euro al litro (servito) in autostrada e in città
Redazione Verità&Affari
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Il prezzo della benzina in modalità servito ha superato i 2,5 euro al litro in diversi impianti sia della rete autostradale, sia di quella urbana, e sono sempre più numerosi i distributori di carburanti che vendono la verde sopra i 2,4 euro al litro. Questo l’allarme lanciato dal Codacons, che ha elaborato i dati pubblicati sul sito del Mimit forniti dagli impianti di distribuzione, stilando la mappa nazionale del caro-benzina.

Il record della A21

Per quanto riguarda le autostrade, alla data di venerdì 12 aprile il prezzo più alto della benzina è stato praticato sulla A21 Piacenza-Brescia, dove nei pressi di Cremona un litro di verde in modalità servito era pari a 2,549 euro, 2,499 euro il gasolio – analizza il Codacons –. Sempre sulla A21, ma in provincia di Alessandria, le benzina ha raggiunto nella stessa data 2,499 euro al litro, 2,399 euro il diesel. Listini della verde sopra i 2,4 euro al litro anche sulla A55 (2,439 euro), A22 Brennero-Modena (2,429 euro), A1 Milano-Napoli (2,412 euro), A12 Sestri L.-Livorno (2,409 euro), A20 Messina-Palermo (2,409 euro).

A Benevento e Modena i prezzi più alti

Sulla rete urbana, invece, i prezzi più alti sono praticati nella provincia di Benevento, dove due distributori hanno superato il 12 aprile quota 2,5 euro al litro, con listini rispettivamente di 2,572 e 2,550 euro/litro, e in provincia di Modena, 2,509 euro al litro. Un litro di verde raggiunge poi al servito 2,497 euro a Taranto, 2,470 euro a Pordenone. Da segnalare lo strano caso di un distributore ubicato in Via Lungolago Di Capolago a Varese, che il 12 aprile ha comunicato al Mimit un prezzo pari a 2,854 euro al litro per la benzina e 2,774 euro/litro per il gasolio.

Il Codacons rileva poi come molti impianti non comunichino in modo tempestivo al Mimit i listini praticati al pubblico, con i prezzi che sull’apposito sito messo a disposizione dal Ministero appaiono ancora fermi a diversi giorni fa.

“Al di là dei casi estremi dove i carburanti vengono venduti a prezzi da capogiro, è evidente l’escalation dei listini alla pompa che inciderà pesantemente sui ponti di primavera degli italiani, aggravando la spesa per gli spostamenti – afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi –. Il governo deve intervenire sulle accise e deve farlo ora, per evitare che l’ondata di rialzi ai distributori provochi effetti a catena sui prezzi al dettaglio, impoverendo ulteriormente le famiglie”.

“Il prezzo medio nazionale dei carburanti rilevato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per la giornata di oggi negli oltre 20mila distributori del Paese – ha fatto sapere sabato il Mimit – è pari a 1,805 euro per il gasolio e a 1,910 euro per la benzina, in sostanziale stabilità rispetto a ieri. Come rilevato da alcune associazioni, vi sono alcune decine di distributori che praticano un prezzo più alto nel servito. Al contempo è bene considerare che ci siano diverse migliaia di operatori che, ad oggi, praticano un prezzo più basso della media nazionale. Proprio per questo è importante continuare a promuovere la trasparenza e la corretta informazione verso i consumatori, consentendo loro di scegliere dove più è conveniente rifornirsi”.

(Foto: David ROUMANET / Pixabay)

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