Paura caro prezzi, 6 italiani su dieci ha già iniziato a risparmiare
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Famiglie
Famiglie Lun 17 ottobre 2022

Paura caro prezzi, 6 italiani su dieci hanno già iniziato a risparmiare

Il 76% degli italiani è preoccupato rispetto all’aumento dei prezzi, tuttavia il 62% adotta un atteggiamento per contrastare l’inflazione. Paura caro prezzi, 6 italiani su dieci hanno già iniziato a risparmiare
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Gli italiani e il caro prezzi

Il 76% degli italiani è molto preoccupato rispetto all’aumento dei prezzi nell’attuale contesto di crisi economica emersa anche in seguito alla pandemia di Covid-19 e alla guerra in Ucraina, tuttavia il 62% adotta un atteggiamento attivo mettendo in pratica delle misure concrete per contrastare l’inflazione. Sono questi alcuni dei dati emersi da un’indagine che è stata sviluppata dall’istituto Bilendi, tra i leader europei nell’analisi dei dati a scopo di ricerche di mercato, in collaborazione con i ricercatori dell’Università Cattolica su un campione rappresentante la popolazione italiana formato da 800 persone.

Lo studio che analizza la tematica dell’aumento dei prezzi di beni e servizi e come le persone si informano in tale ambito, è al centro della quarta newsletter per l’informazione consapevole (link) del progetto Opinion Leader 4 Future, un programma triennale nato dalla collaborazione tra Almed (Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica) e Gruppo Credem, tra i principali gruppi bancari italiani e tra i più solidi a livello europeo.

La preoccupazione per gli aumenti

Dalla ricerca emerge che fra gli intervistati vi è grande preoccupazione sull’aumento dei costi di beni e servizi (76%) e un costante aggiornamento sull’argomento (70%), molti ritengono di trovarsi in un momento di difficoltà economica maggiore rispetto al passato (45%) e il caro prezzi è un tema quotidiano di conversazione (40%). Tuttavia, permane un atteggiamento propositivo, infatti, il campione preso in considerazione sta attuando una serie di provvedimenti per fronteggiare la situazione di crisi economica (62%).

A livello informativo, invece, gli intervistati dichiarano che le notizie sull’aumento dei prezzi sono poco chiare (44%) e in un contesto nel quale i contenuti sono considerati maggiormente utili, queste devono possedere le seguenti caratteristiche: attendibilità (63%), comprensibilità (49%) e capacità di indicare soluzioni (44%). Risulta essenziale anche la completezza delle informazioni, infatti il campione intervistato predilige comunicazioni capaci di offrire una panoramica completa e veritiera.

Come ci si informa

Fra gli strumenti di informazione maggiormente utilizzati per tenersi aggiornati sugli aumenti dei prezzi vi sono i telegiornali (48%) e i siti online istituzionali (42%). In tal senso, anche il confronto tra familiari, amici e conoscenti (44%) è ritenuto essenziale per restare aggiornati sulla tematica. Invece, per quanto riguarda le fonti, le pagine online di economia e finanza (48%), l’opinione dei singoli esperti (42%) e i siti governativi (32%) sono considerate come quelle più autorevoli e da cui poter ricavare soluzioni contro l’aumento dei prezzi.

“Le situazioni di crisi rappresentano un osservatorio privilegiato per analizzare le strategie informative attivate dalla cittadinanza – ha affermato Sara Sampietro, coordinatrice del progetto Opinion Leader 4 Future -. In particolare, appaiono interessanti i processi attraverso cui gli insight informativi vengono rielaborati e si trasformano in scelte e comportamenti effettivi. L’informazione diviene risorsa esperienziale e decisionale che si diffonde nei network informali, di carattere familiare e amicale. Studiare questi processi, significa anche comprenderne i potenziali rischi e iniziare a ipotizzare strumenti per diffondere una più solida educazione informativa”, ha concluso Sara Sampietro.

Condividi articolo