Caos liste d'attesa, ma le visite dai privati costano caro: l'inchiesta
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Famiglie
Famiglie Ven 17 giugno 2022

Caos liste d'attesa, ma le visite dai privati rischiano di costare molto caro

Un aspetto negativo del Servizio sanitario nazionale è rappresentato dalla lunghezza delle liste d’attesa. Caos liste d'attesa, ma le visite dai privati rischiano di costare molto caro
admin
di 
admin

I costi e i tempi di attesa nella sanità

Un aspetto negativo del Servizio sanitario nazionale è rappresentato dalla lunghezza delle liste d’attesa. Questa annosa situazione è stata ulteriormente aggravata dalla pandemia: il Ministero della Salute stima, infatti, che tra il 2019 e il 2020 siano state rinviate circa 30 milioni di prestazioni sanitarie. Solo negli ultimi 12 mesi, l’81% di coloro che hanno cercato di prenotare visite specialistiche o esami diagnostici tramite il Ssn ha riscontrato difficoltà legate alle tempistiche. Per questo motivo, il 70% di chi ha avuto problemi per visite mediche e il 60% di chi ne ha avuti per esami diagnostici ha scelto di rivolgersi a una struttura privata. Purtroppo emerge il preoccupante dato, relativo ad una parte di persone che ha deciso di rinunciare del tutto al servizio (5% per le visite; 4% per gli esami). È questo il quadro delineato dall’ultima indagine di Altroconsumo sulla sanità pubblica e gli italiani, svolta tra il 5 e il 10 maggio 2022. Parallelamente, Altroconsumo ha indagato costi e tempi d’attesa di 5 diverse prestazioni in 195 strutture sanitarie private di 10 città italiane.

Le differenze di Milano

Riguardo la scelta della struttura di riferimento, sono diversi i fattori ad entrare in gioco, tra cui, i costi, la reputazione del centro, la comodità e la possibilità di personalizzazione del servizio. Inoltre, possono esserci altre ragioni che indirizzano verso il settore privato, tra cui le convenzioni dirette con le assicurazioni e i fondi sanitari sempre più diffusi: l’80% delle strutture analizzate ne ha infatti una. Le ampie differenze di prezzo tra le strutture private della stessa località si possono tradurre per il cittadino in un’ampia possibilità di scelta, anche nelle città mediamente più costose. A Torino si registra una differenza di prezzo del 506% per una gastroscopia tra strutture private. Si spendono infatti 800 euro al Jmedical e 132 euro al Poliambulatorio Statuto.

A Milano si passa dai 95 euro per una risonanza magnetica alla colonna vertebrale al Centro Medico Sant’Agostino ai 620 euro del Cdi (+553%, quasi 7 volte in più rispetto alla prima struttura). A Napoli, una visita ginecologica può costare 30 euro presso Villa delle Querce, come 150 euro nella Clinica Ruesh registrando una differenza pari al 400%. A Genova, per l’ecografia addome completo si spendono 47 euro nella Casa della Salute Genova Quarto e 140 euro presso lo Studio Gazzerro sas (+198%). Si annotano differenze molto elevate anche per un esame poco costoso come l’elettrocardiogramma: a Bari si va dai 15 euro del centro Locazione Servizi Sanitari ai 60 euro dello Studio Grimaldi Poliambulatorio (+300%). In base alle prestazioni considerate e alle città coinvolte nell’indagine di Altroconsumo, Milano risulta la più costosa per la sanità privata, i prezzi sono più alti del 171% rispetto a Palermo, che risulta essere la città meno cara della classifica. Seguono Torino (+150%), Roma e Firenze (rispettivamente +48% e +43%).

Gli esami più richiesti

L’ecografia addome completo è un esame molto richiesto erogato in numerose strutture; se prenotato tramite Ssn l’attesa è generalmente molto lunga (nella stessa inchiesta condotta nel 2018 da Altroconsumo nelle città di Milano, Roma e Palermo, durava in media 50 giorni). Al contrario, nelle strutture private, è possibile fare l’esame dopo 6 giorni – solo nel 6% dei casi, l’attesa supera le 2 settimane. Generalmente, costa 11 euro (nel 2018, 109 euro), ma i prezzi variano molto: a Roma e Milano si può arrivare a spendere oltre 200 euro, invece a Napoli il costo scende a 41. In tutte le città in analisi sono state riscontrate differenze di prezzo superiori al 100%.

La gastroscopia

La gastroscopia può prevedere qualche opzione a pagamento, come la sedazione (può essere compresa o meno nel costo di prenotazione) o una camera d’appoggio post-esame; inoltre, andrebbero aggiunti ulteriori 50/70€ per la biopsia. L’attesa è dai 6 ai 9 giorni e il costo medio è pari a 308 euro (nel 2018 era più basso del 12%), ma può aumentare fino a 800 euro. Le differenze di prezzo riscontrate tra le diverse città e tra una struttura e l’altra della stessa città sono rilevanti: si va da 130 euro (a Palermo) fino a 800-750-620 euro (rispettivamente a Torino, Roma, Milano). La città mediamente più cara è Milano, invece le più convenienti sono Bari, Napoli e Palermo.

La vista ginecologica

La visita ginecologica è tra le visite private più frequenti, in quanto è possibile esprimere la propria preferenza sullo specialista con cui avere un rapporto continuativo – non è detto si possa fare lo stesso con Ssn –, ciascuno con un costo differente. Di norma, si attendono 7 giorni e si spende attorno ai 70 euro, ma il 16% delle strutture coinvolte (23 su 140) applicano una tariffa inferiore. Solo nel 12% dei casi la visita comprende l’esame periodico del pap test (singolarmente costa in media 34 euro, ma il prezzo varia dai 10 agli 80€). La frequenza di prezzo oscilla tra i 77 euro a Napoli e i 147 euro a Bari. A Milano, Napoli e Palermo, la soglia di costo resta sotto i 50 euro.

La risonanza magnetica

La risonanza magnetica alla colonna vertebrale è tra gli esami più prescritti, ma non tutte le strutture la erogano. In media, l’attesa prima dell’esame è di 8 giorni e il costo è di 215 euro (nel 2018 era più alto il prezzo medio: 257 euro); spesso la soglia di prezzo supera i 600 euro, anche se in diverse città è stata rilevata almeno una struttura in cui il servizio costa meno di 100 euro (ad esempio, alla Casa della Salute di Genova costa 51 euro). Dall’indagine emerge che il costo va dai 51 ai 620 euro Palermo è considerata la più economica, dove si paga generalmente 119 euro e l’attesa è di 10 giorni; Milano è la più cara, in cui la tariffa è pari a 340 euro e si aspettano quasi 2 settimane.

L’elettrocardiogramma

Un altro tra gli esami più prescritti è l’elettrocardiogramma, infatti viene offerto da molti laboratori e l’attesa è molto breve (di soli 4 giorni); spesso viene condotto durante la visita cardiologica. Ha un costo generalmente basso, nel 14% dei centri sanitari costa meno di 25 euro, ma si tratta di una tariffa sempre variabile compresa tra i 13 e 88 euro. In media si spendono 39 euro.

I prezzi post pandemia

I risultati dell’inchiesta sono stati messi a confronto con i dati della medesima indagine condotta nel 2018, e solamente l’esame della gastroscopia prenotato privatamente subisce un notevole aumento di prezzo (+12%), passando da 275 a 308 euro. Cambia invece in maniera significativa quanto si paga con il Ssn rispetto alle strutture private: secondo i risultati del 2018, si arrivava a spendere fino a 60 euro a ricetta con il Ssn e il costo delle strutture private si avvicinava più frequentemente a quello pubblico.

Ad oggi, una singola ricetta non si paga più di 36 euro e il Ssn non è in nessun caso più caro del privato; questo grazie all’eliminazione del superticket sanitario nel 2020. Ci sono però casi in cui i costi risultano simili, ad esempio per un’ecografia dell’addome a Genova, Napoli e Palermo si paga meno di 50 euro nel 6% dei casi (10 centri), quando il ticket è di 36,15 euro; per la visita ginecologica in quattro centri di Milano e Napoli (il 3%) si paga meno di 40 euro, quando il ticket è di 21 euro. Ma è soprattutto il costo dell’elettrocardiogramma che, nel privato, si avvicina di più al ticket in termini assoluti: nel 14% delle strutture per questo si spende infatti meno di 25 euro.

Condividi articolo