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FinanzaPrimo piano Ven 05 maggio 2023

Piaggio, primo trimestre da record per gli scooter tradizionali mentre non sfondano gli elettrici di Askoll

Il fatturato va giù del 27%, perdita di 2,1 milioni nell'esercizio. Nuovi accordi con gli operatori di sharing per il rilancio Piaggio, primo trimestre da record per gli scooter tradizionali mentre non sfondano gli elettrici di Askoll
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Utile storico per il gruppo Piaggio. L’azienda leader  negli scooter e nella mobilità urbana “ha archiviato un nuovo trimestre record con i migliori risultati di sempre, il sesto consecutivo in crescita”- ha detto Roberto Colaninno, presidente e ad della società. E dunque  il mercato per gli scooter tradizionali con motore endotermico continuano a dominare il mercato. E Piaggio,  nel primo trimestre dell’anno, ha visto crescere il fattutrato  del 20%, superando i 500 milioni di euro con Ebitda (margine lordo)  a 81 milioni. Molto bene anche l’utile netto, quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a 24,1 milioni di euro. Ovviamente l’aumento di fatturato va di pari passi con quello dei veicoli venduti che, nel mondo, sono stati  154 mila. Il settore scooter ha visto un incremento dei ricavi del 16,8% a livello globale, spinto in particolar modo dal brand Vespa, che ha registrato un incremento di quasi il 18%, dal tre ruote Piaggio MP3 e dagli scooter a ruota alta Piaggio Beverly e Liberty.  La spinta è arrivata soprattutto dall’India che ha registrato vendite dei veicoli commerciali in crescita del 54%. E se per gli scooter tradizionali il mercato tira, quello dell’elettrico segna il passo.

Ricavi in calo per gli scooter elettrici di Askoll

Askoll Eva, il gruppo produttore italiano di scooter e veicoli a due ruote elettrici, non sfonda e chiude il 2022 con ricavi in diminuzione del 27,1% a 13 milioni. L’Ebitda risente dell’incremento dei costi operativi e risulta negativo per 1,6 milioni (-0,66 milioni al 31 dicembre 2021). La perdita  è stata pari a 2,1 milioni contro i 3,2 milioni dell’ esercizio 2021 ma in qual caso c’erano state svalutazioni per tale cifra. L’ assetto patrimoniale beneficia della conversione per un 1 milione della prima tranche del prestito obbligazionario di complessivi 3 milioni sottoscritto da Negma.

Gli analisti: in rosso fino al 2026

Se  i vertici confidano in una rapida ripresa del business, gli analisti prevedono conti in rosso sino al 2026. Il gruppo Askoll Eva produce veicoli elettrici a due ruote, in particolare biciclette e scooter elettrici. Il gruppo realizza in proprio l’intero processo e distribuisce i suoi prodotti in 26 paesi. Recentemente ha siglato interessanti accordi di fornitura di veicoli elettrici a due ruote con Bit Mobility, Ultron Bv, Esprinet e Cooltra, azienda leader in Europa nella mobilità sostenibile su due ruote con una flotta di oltre 20mila veicoli.

Il calo delle flotte per il delivery

Il calo delle vendite si è manifestato in tutte le linee di business e in particolare nel segmento Professional, che a sua volta include veicoli per le flotte di delivery e per lo sharing, con il fatturato ridotto del 54,5% rispetto al 2021. Il management segnala che il delivery ha risentito del collasso di alcuni operatori europei (Gorillas) e della chiusura delle attività in Italia di Domino’s Pizza. Mentre il mercato retail, ha registrato una diminuzione delle vendite dell’ 11,8%.

Scarsa autonomia per gli scooter elettrici

In Italia, nonostante l’ecobonus riservato ai veicoli elettrici, le vendite non decollano forse anche per  la scarsa autonomia dei veicoli: 30 chilometri quelli con una batteria, 70 quelli che dispongono di due batterie. Il gruppo è deciso a intensificare  gli sforzi commerciali anche su aree ad oggi poco presidiate ma con crescenti volumi, come le regioni del Centro e del Sud. E un nuovo canale potrebbe essere rappresentato dai concessionari di auto che vogliono entrare nel segmento delle due ruote elettriche per cogliere nuove opportunità di business. In Borsa il titolo Askoll ha perso in un anno il 40% circa mentre Piaggio, nello stesso periodo, ha fatto segnare una crescita del 64%. 

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