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FinanzaPrimo piano Gio 02 febbraio 2023

Credit Suisse, indagine in Svizzera sulla fuga di notizie di Suisse Secrets

Il fascicolo aperto dopo una denuncia della banca. Nel mirino un'inchiesta giornalistica sui rapporti con funzionari corrotti e criminalità Credit Suisse, indagine in Svizzera sulla fuga di notizie di Suisse Secrets CREDIT SUISSE
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

La procura svizzera apre un’indagine sulla fuga di notizie su Credit Suisse

La procura federale svizzera ha aperto un inchiesta contro l’autore della fuga di documenti alla base dell’inchiesta giornalistica Suisse Secrets sui conti di una serie di clienti di Credit Suisse. L’inchiesta, pubblicata nel febbraio dello scorso anno da 48 testate di vari paesi del mondo, ha svelato i rapporti della banca con politici corrotti, organizzazioni criminali e portatori di patrimoni dalla dubbia origine. 

La denuncia della banca

L’inchiesta, che al momento risulterebbe ancora contro ignoti, contesta i reati di spionaggio economico, violazione del segreto commerciale e violazione del segreto bancario. Il portale Gotham City, che per primo ha dato notizia dell’indagine, riferisce che il Ministero pubblico della Confederazione ha aperto l’inchiesta dopo una denuncia di Credit Suisse.

Il consorzio internazionale di giornalisti che ha realizzato l’inchiesta ha analizzato dati e documenti ottenuti dalla Süddeutsche Zeitung riguardanti circa 18 mila conti di Credit Suisse alcuni relativi a rapporti risalenti agli anni ’40. 

Il via libera del Dipartimento di giustizia

All’inchiesta non hanno partecipato giornalisti e testate svizzere, in quanto la normativa elvetica sulla violazione del segreto bancario è particolarmente stringente e i rischi troppo alti, come venne spiegato lo scarso da alcuni editori e giornalisti.

La procura, per avviare l’indagine, ha chiesto e attenuto l’autorizzazione al Dipartimento federale di giustizia e polizia (Dfgp). Questo perché il reato di spionaggio economico, secondo il codice penale svizzero, è un reato definito “politico” che richiede una specifica autorizzazione per poter essere contestato dalla procura.

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