Leonardo e l'operazione Drs: cosa significa e gli effetti sulle azioni
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FinanzaPrimo piano Gio 16 novembre 2023

Leonardo e l'operazione Drs in Usa: cosa significa e gli effetti sulle azioni

Dopo la vendita, Leonardo US Holding manterrà una partecipazione del 73,9% in DRS, che potrebbe ridursi al 72,9%. Leonardo e l'operazione Drs in Usa: cosa significa e gli effetti sulle azioni
Redazione Verità&Affari
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Leonardo, tramite la sua controllata Leonardo US Holding, ha avviato un’offerta secondaria negli Stati Uniti, mettendo in vendita una quota minoritaria del 6,3% di Leonardo DRS, che corrisponde a 16,5 milioni di azioni ordinarie. Questa mossa si prefigge di incrementare la flessibilità finanziaria dell’azienda, liberando risorse per investimenti strategici e possibili acquisizioni nel settore della cyber security e dello spazio.

La vendita di Drs di Leonardo

Gli analisti finanziari vedono in questa operazione un’opportunità di espansione e ristrutturazione. Equita, ad esempio, sottolinea che i fondi raccolti potrebbero essere utilizzati per nuove alleanze o per migliorare quelle già esistenti, senza la necessità di ridurre il debito aziendale. Banca Akros conferma un giudizio positivo con una valutazione “buy” e un target price di 18 euro per azione, indicando che i proventi potrebbero servire anche per una riorganizzazione della governance delle joint venture.

Cosa dicono gli analisti

Dopo la vendita, Leonardo US Holding manterrà una partecipazione del 73,9% in DRS, che potrebbe ridursi al 72,9% se le banche sottoscrittrici eserciteranno completamente l’opzione di acquisto aggiuntivo di 2,475 milioni di azioni. Si stima che Leonardo possa incassare circa 300 milioni di euro dal placement, con la possibilità di aggiungere altri 40 milioni se l’opzione sarà esercitata in toto. Nonostante la diminuzione del peso di DRS nella valutazione complessiva dell’azienda, la sua influenza rimane significativa, con previsioni di un debito netto che si attesterà intorno ai 2,3 miliardi di euro alla fine dell’anno.

In sintesi, l’offerta secondaria rappresenta una strategia proattiva per potenziare le risorse finanziarie di Leonardo, permettendo all’azienda di perseguire obiettivi ambiziosi e di mantenere una solida struttura finanziaria, offrendo nel contempo interessanti prospettive di guadagno agli investitori.

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