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GiustiziaIn evidenza Mar 30 maggio 2023

Juventus fa pace con la giustizia sportiva con una multa da 718 mila euro

Il club rinuncia al ricorso sui 10 punti di penalizzazione per le plusvalenze: "Noi corretti, ma serve certezza per ripartire" Juventus fa pace con la giustizia sportiva con una multa da 718 mila euro MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNICABLACK AND WHITE AND MORE JUVENTUS
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Juventus, multa di 718 mila euro

Una multa di 718 mila euro e la rinuncia al ricorso sulla penalizzazione di dieci punti nel campionato in corso. Si chiude così, per la giustizia sportiva, il caso Juventus. In un comunicato, il club bianconero rende noto di aver raggiunto un patteggiamento che è stato approvato dai giudici sportivi.

Manovre stipendi e accordi con i club

La multa riguarda il solo procedimento aperto, che comprende il realtà quattro filoni diversi. Ovvero, le cosiddette “manovre stipendi 2019/2020 e 2020/2021”, ai rapporti con alcuni agenti di calciatori “nonché a taluni presunti rapporti di partnership con altri club. L’accordo raggiunto comprende anche, da parte della Juventus, la rinuncia al ricorso al Collegio di garanzia del Coni sui dieci punti di penalizzazione in campionato. Relativi questi al primo filone, quello delle plusvalenze realizzate dal club sulla compravendita di calciatori. 

Il club: noi corretti

Nella nota, la Juventus ribadisce “la correttezza del proprio operato“. Ma spiega che “la definizione di tutti i procedimenti sportivi Figc aperti consente alla Società di conseguire un risultato certo. Mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi. Permettendo inoltre al management, all’allenatore della Prima Squadra e ai giocatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione. Sia, chiude la nota, “con riferimento alle attività sportive che per quanto attiene ai rapporti di business con gli sponsor, le altre controparti commerciali e quelle finanziarie”.

Il procedimento penale

L’annuncio del patteggiamento chiude la vicenda dal punto di vista della giustizia sportiva, mentre resta aperto il versante della giustizia ordinaria. Il tribunale di Torino, dove è in corso il procedimento scaturito dall’inchiesta della procura del capoluogo piemontese, attende il giudizio della Cassazione sul ricorso presentato dal club, che contesta la competenza territoriale. La prossima udienza è prevista il 26 ottobre, ma se la Corte accoglierà il ricorso, il processo dovrà cambiare sede.

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