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GovernoPrimo piano Mer 30 agosto 2023

Da pensioni ad autonomia, i dossier messi in "stand by"

Mancano i soldi per attuare le riforme e per questo il governo Meloni mette da parte alcuni temi cari alla Lega. Da pensioni ad autonomia, i dossier messi in "stand by"
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Da pensioni ad autonomia, i dossier pronti a essere messi in “stand by”

(Teleborsa) – Quota 41 può attendere. Sembra proprio che il leader della Lega dovrà abbondonare – almeno per ora – uno dei suoi cavalli di battaglia. A fare professione di realismo ci pensa da un po’ il Ministro dell’Economia Giorgetti, in concerto con la Presidente del Consiglio Meloni.

Per stavolta niente “Quota 41” e nessuna vera riforma della legge Fornero. Sia chiaro, l’uscita dal lavoro uguale per tutti a prescindere dall’età anagrafica con 41 anni di contributi resta un obiettivo del leader della Lega ma dovrà ritentare l'”assalto” in tempi migliori. Che non sono questi.

“L’ammontare della manovra dipenderà anche da fattori di tipo europeo. A metà mese discuteremo, forse troveremo un accordo forse no, sulle nuove regole di bilancio Ue”, ha detto a chiare lettere il titolare dell’Economia Giorgetti. Per ora come riporta La Stampa – si va verso la proroga di un anno l’attuale Quota 103, come somma di 41 anni di contributi e 62 anni di età. Si ragiona anche sulla possibilità di ampliare l’Ape Social, estendendola ad altre categorie come lavoratori usuranti e donne, con una incognita su Opzione Donna il cui destino deve essere ancora deciso.

Anche l’autonomia voluta dalla Lega non decolla

Ma non è l’unico dossier che la Meloni ha deciso di congelare. In vista dell’ormai prossima Legge di Bilancio, la Premier ha dettato la linea ed è quella della massima prudenza. Il nodo è sempre quello delle risorse che sono poche, difficile dunque pensare ad una manovra espansiva, si ragionerà per priorità Anche per questo, in Consiglio dei Ministro, il tema del “completamento dell’autonomia differenziata” è stato vagamente accennato, ma nulla di più.

Un messaggio neanche troppo sibilino per sottolineare che il dossier non è considerato prioritario o quantomeno non così tanto da potersi accaparrare le poche risorse a disposizione . Particolare che ovviamente non è sfuggito al’opposizione: “Il fatto che la manovra non preveda nulla sull’autonomia – dice Andrea Giorgis, senatore Pd – dimostra che nella maggioranza non tutti vogliono andare fino in fondo”.

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