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GovernoIn evidenza Gio 09 marzo 2023

Fisco, nel 2022 recupero record dell'evasione: 20,2 miliardi. Presto la riforma in Cdm

Sulla riforma del Fisco Leo apre all'azzeramento dell'Iva su alcuni beni essenziali: "Ipotesi sul tavolo. In Cdm la prossima settimana" Fisco, nel 2022 recupero record dell'evasione: 20,2 miliardi. Presto la riforma in Cdm Agenzia delle entrate
Redazione Verità&Affari
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Fisco, presto la riforma. Dall’evasione 20 miliardi nel 2022

Da una parte i numeri e il record di recupero dell’evasione, dall’altra la riforma che dovrebbe entrare nel vivo a partire da settimana prossima con la presentazione in Cdm. Giornata importante per quanto riguarda il Fisco italiano e i suoi numeri, con il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, insieme al ministro e al viceministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e Maurizio Leo, ha presentato i risultati 2022 dell’Agenzia delle Entrate.

I dati da record sull’evasione

“Il recupero dell’evasione nel 2022 è stato di 20,2 miliardi di euro. Si tratta del dato più alto di sempre“, ha sottolineato Ruffini. Un risultato che, spiega il direttore, è stato raggiunto grazie alla “complessa attività dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate e Ricossione”. 

Nel dettaglio, degli oltre 20 miliardi recuperati dallo Stato, più della metà (10,9 miliardi) derivano da versamenti effettuati tramite F24 a seguito di attività di controllo, 3,2 miliardi da lettere per la compliance e 4,9 miliardi di cartelle di pagamento di Agenzia delle Entrate-Riscossione. Dalle misure straordinarie, ovvero pace fiscale e rottamazioni, sono invece stati incassati 1,2 miliardi di euro. L’attività di Agenzia delle Entrate-Riscossione, svolta anche per altri enti, ha consentito di recuperare 10,8 miliardi, di cui 9,2 miliardi tramite attività ordinarie e 1,6 miliardi tramite la rottamazione-ter e saldo e stralcio.

Sull’attrattività della rottamazione è molto positivo il commento di Leo: “Fino ad oggi abbiamo ricevuto online 600mila domande di rottamazione. Questo dimostra l’entusiasmo e la volontà che c’è di cambiare il nostro rapporto tributario e chiudere una pagina che ha creato di difficoltà ai nostri contribuenti”.

“Iva zero su alcuni beni di prima necessità una possibilità”

La presentazione è stata anche l’occasione per accenni alla riforma del Fisco. Leo ha confermato che la riforma, su cui l’esecutivo sta lavorando, dovrebbe arrivare in Cdm “la prossima settimana”. “Il risultato – ha aggiunto il viceministro del Mef – è ambizioso e si ispira a quella che fu la riforma degli anni Settanta”, in cui si tracciò “il fisco del futuro”. Sulle ipotesi Leo non si è sbilanciato. Una delle più chiacchierate di recente è quella di azzerare l’Iva per alcuni beni di prima necessità. Leo non chiude la porta: “È una delle ipotesi perché la normativa europea prevede anche l’aliquota zero, ma si deve lavorare”.

Oltre alla possibile rivoluzione sulle aliquote – con cui il governo ha intenzione di “avviare un graduale processo di riduzione del carico fiscale e rendere più appetibile e attrattivo l’investimento nel territorio nazionale”, come spiegato da Giorgetti -, il Mef vuole cambiare riguardo ai procedimenti. Si tratta, ha spiegato Leo, della “parte più significativa di questa riforma” del fisco. La volontà dell’esecutivo è quella di “spingere ancora di più sul meccanismo della dichiarazione: vogliamo dare un po’ di quiete al contribuente in periodi particolari, come i mesi di agosto e dicembre, in cui non arrivano le lettere di compliance”, ha aggiunto.

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