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ApprofondimentiTech Dom 26 febbraio 2023

La nuova tricolore del Cloud vale quasi 400 milioni di euro al mese

Il mercato del Cloud in Italia vale più di 4,5 miliardi di euro. Oltre il 50% delle imprese italiane lo utilizza, anche le pmi. La nuova tricolore del Cloud vale quasi 400 milioni di euro al mese
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Quanto rende il cloud in Italia

Il cloud ha compiuto 25 anni e registra un giro d’affari a livello mondiale pari a 480 miliardi di euro in costante crescita. Secondo le stime dell’ultimo rapporto di Grand View Research infatti, quello previsto per il  2030 sarà di oltre 1.500 miliardi (+15,7% di crescita annua).

Secondo Eurostat oltre il 50% delle imprese italiane dichiara di utilizzare servizi cloud per un mercato che l’Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano ha quantificato nel 2022 pari a 4,5 miliardi di euro (+15% rispetto al 2021). Il dato dell’adozione del cloud da parte delle imprese italiane è superiore alla media europea (42%) e posiziona l’Italia al quinto posto in Europa, davanti a Germania (40%) e Francia (30%), in una classifica capeggiata dalla Svezia (75%) e chiusa dalla Bulgaria (13%).

Il report di Eurostat specifica che il 79% delle aziende utilizza il cloud per la posta elettronica (l’Italia è prima in questa classifica con il 96%), il 68% per lo storage e il 58% per gli applicativi sulla sicurezza. Numeri positivi ma inferiori per quanto riguarda le applicazioni software per finalità più avanzate, come finanza e contabilità (48%), Crm (27%) e pianificazione delle risorse aziendali (24%).

Cos’è il cloud?

Ma cos’è il cloud? Sostanzialmente è un termine usato per descrivere una rete globale di server, ognuno con una funzione univoca. Il cloud non è un’entità fisica, ma è una vasta rete di server remoti, postazioni fisiche denominate server farm, ubicati in tutto il mondo, che sono collegati tra loro tramite reti di tlc ad alta capacità e operano come un unico ecosistema. Possono archiviare e gestire dati, eseguire applicazioni o distribuire contenuti o servizi, ad esempio video in streaming, posta elettronica Web, software di produttività aziendale o social media. E quindi invece di accedere a file e dati da un computer locale si accede online tramite password da qualsiasi dispositivo che disponga di una connessione Internet.

Le aziende usano quattro metodi diversi per distribuire le risorse cloud. Pubblico, ossia il cloud che condivide le risorse e offre servizi al pubblico tramite Internet, privato ossia non condiviso e offre servizi tramite una rete interna privata e ibrido che condivide servizi tra cloud pubblici e privati a seconda dello scopo. Ci può essere anche un cloud community che condivide risorse solo tra organizzazioni, ad esempio con gli enti pubblici.

Anche la maggioranza delle Pmi in Italia ora lo usano

Il settore è dominato da quattro player che detengono circa il 60% della quota di mercato globale. Il leader Amazon Web Services (AWS) seguito da Microsoft Azure, Google Cloud Platform (GCP) e in Cina Alibaba Cloud. Seguiti da altre aziende più specializzate in singole applicazioni. In Italia ad esempio nel 2022 i servizi Platform as a Service (PaaS) sono quelli che hanno registrato la crescita maggiore (+33% sul 2021). Quelli Infrastructure as a Service (IaaS) fanno segnare un +27%, mentre quelli Software as a Service (SaaS) risultano in crescita del +14%.

Nelle grandi imprese l’adozione del Cloud rappresenta la modalità di erogazione del 44% di tutte le applicazioni software ma anche le Pmi si sono convinte. Tanto che nel 2022 il 52% delle piccole e medie imprese italiane ha adottato almeno un servizio cloud con un crescita di valore delle applicazioni adottate del 24%.

Per quanto riguarda i prezzi il cloud per le aziende è calibrati sul numero di servizi adottati. Anche i privati possono accedere al cloud. Oltre allo spazio gratuito garantito dalle maggiori piattaforme Google Drive consente di impiegare 15Gb gratuitamente, ci sono quelli a pagamento. Con Google 100 Gb costano 1,99 euro al mese mentre Microsoft con 69 euro all’anno mette a disposizione 1 Terabyte. Poi ci sono i servizi di PCloud. In questo caso l’abbonamento può essere anche  a vita: 500 Gb costano 199 euro, 2 Tera 399 e 10 Tera 1190 euro.

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