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AperturaGoverno Mer 20 dicembre 2023

Imu, pensioni, mutui agevolati e affitti brevi: le novità della Manovra

Primo via libera del Senato alla Legge di Bilancio per il 2024. In Commissione allentata la stretta sulle pensioni Imu, pensioni, mutui agevolati e affitti brevi: le novità della Manovra
Redazione Verità&Affari
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Taglio del cuneo fiscale abbinato al passaggio tra 4 a 3 delle aliquote Irpef, sgravi per il lavoro delle mamme, fondi per i rinnovi dei contratti pubblici, ma anche canone Rai scontato a 70 euro, Quota 103 con penalizzazioni, finanziamento del Ponte di Messina: primo ok al Senato per la Legge di bilancio 2024 che dopo l’esame della Commissione Bilancio recepisce alcune novità.

Cosa cambia per le pensioni

Anzitutto, il Governo corregge il tiro sulla stretta sulle pensioni (fino a un massimo del 25% della fetta retributiva) per il personale sanitario, degli enti locali, degli ufficiali giudiziari e dei maestri. Saranno salvi i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 e non saranno toccate le pensioni di vecchiaia, mentre resteranno penalizzate quelle anticipate.

Più tempo ai Comuni ritardatari per fissare le aliquote Imu

Si tratta di poco più di 200 amministrazioni locali che solo per quest’anno avranno tempo fino al 15 gennaio 2024 per pubblicare le delibere. La norma ha un impatto sui cittadini, chiamati a versare la seconda rata dell’Imu entro il 18 dicembre. Se le nuove aliquote comporteranno una differenza positiva, i contribuenti saranno di nuovo chiamati alla cassa entro il 29 febbraio 2024 (senza sanzioni e interessi). Nel caso di una differenza negativa previsto invece un rimborso.

Famiglie numerose

Priorità per l’accesso al Fondo di garanzia per la prima casa alle famiglie numerose: famiglie con tre figli under21 e un Isee sotto i 40mila euro, quelle con quattro figli e Isee sotto i 45mila e quelle con 5 figli e Isee oltre i 50mila euro annui. La garanzia del Fondo è crescente con il numero di figli: 80 per cento della quota capitale con 3 figli, 85 per cento con 4 e del 90 per cento con 5 figli.

Centri antiviolenza

Con un emendamento delle opposizioni, condiviso dalla maggioranza, vengono destinati 40 milioni per costruire centri antiviolenza e case rifugio, per finanziare il microcredito di libertà e sostenere anche economicamente le donne vittime di violenza e per investire sulla formazione degli operatori.

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