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ImmobiliareIn evidenza Mar 19 marzo 2024

Immobiliare, con 2 mila euro al mese puoi comprare solo 20 mq a Milano

Casavo ha condotto un’analisi che mette a confronto Milano, Roma, Madrid e Parigi per capire che tipo di casa ci si può permettere. Immobiliare, con 2 mila euro al mese puoi comprare solo 20 mq a Milano
Maddalena Camera
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Maddalena Camera
Casavo, la società immobiliare online che offre soluzioni smart per vendere e comprare casa, ha condotto un’analisi che mette a confronto Milano, Roma, Madrid e Parigi per capire che tipo di casa ci si può permettere di acquistare guadagnando 2mila euro al mese e accendendo un mutuo di 30 anni all’80%.

Secondo Casavo l’acquisto è possibile accendendo un mutuo a 30 anni all’80%

Il risultato è indubbiamente sconfortante nel senso che i metri quadri acquistabili sono davvero pochi. “Bisogna specificare – ha detto Victor Ranieri chief operator office di Casavo-  che Parigi e Milano sono le città più care tra quelle dove operiamo. E, tra le due, Parigi batte Milano. Inoltre a differenza della città lombarda i prezzi della capitale francese sono abbastanza uniformi, nel senso che quello che viene indicato come “centro” è un perimetro molto largo mentre a Milano c’è una evidente differenza di prezzo al metro quadro tra una zona come porta Romana e Baggio”.
E dunque a Parigi in centro, con un reddito mensile 2 mila euro  e un mutuo a 30 anni 80%, si possono comprare, secondo l’analisi di Casavo, 12 metri quadri.

Madrid è la capitale meno cara nelle zone centrali 

Tra le capitali Madrid è  quella che offre più opportunità in centro: in distretti come Arganzuela o Salamanca, è possibile acquistare un appartamento nuovo di 33 metri quadri,  mentre con gli stessi parametri a Milano in quartieri come Sant’Ambrogio e Parco Sempione i metri quadri sono circa 20.  A Roma se si scelgono zone come Celio e Monti si arriva a 30 metri quadri.
Sempre considerando gli immobili di nuova costruzione, ma guardando alle zone più periferiche, è Roma che offre più metri quadri (mediamente 55 in quartieri come Eur e Colli Portuensi) seguita da Madrid (circa 47 metri quadri  in quartieri come Hortaleza o Ciudad Lineal), per finire con Milano (25 metri quadri per un monolocale nuovo in zone come Forlanini e Lorenteggio).
Parigi, come detto, sembra giocare un campionato a parte, i metri quadri disponibili sono sempre irrisori e la differenza tra centro e periferia è praticamente inesistente: si va infatti da 12 metri quadri per un monolocale nuovo nel 4° arrondissement, passando per 15 mq nel 15°, fino a un massimo di 17 mq nel 19° arrondissement.

Le occasioni da ristrutturare nelle zone più decentrate 

Fin qui se si parla di immobili nuovi mentre per quelli da ristrutturare si passa a 74 metri quadri nelle zone più decentrate di Madrid e Roma mentre per Milano si passa a 55.
Guardando alle periferie, chi guadagna 2mila euro al mese può permettersi di acquistare fino a un bi/trilocale da ristrutturare. Un trilocale di 74 mq, ad esempio, può essere acquistato nella periferia di Roma in zone come San Paolo e Cinecittà, oppure nei distretti che si trovano all’esterno della M-30 a Madrid (la circonvallazione considerata spartiacque tra centro e periferia in città), come Moratalaz o San Blas. A Milano ci si può permettere un bilocale di 50 mq in zone come Lorenteggio e Gorla, mentre a Parigi si toccano i 20 mq solo per appartamenti da ristrutturare nel 19° e 20°arrondissement.

Positivi per le compravendite i primi mesi dell’anno

Casavo, negli ultimi 18 mesi,  ha cambiato il suo modello di business: prima acquistava direttamente gli appartamenti che venivano offerti dai venditori. Ma l’aumento dei tassi ha fermato questa strategia e ora è diventata una piattaforma che fa incontrare venditori e compratori.
“Il nostro algoritmo proprietario analizza gli interessi degli acquirenti abbinati alle  caratteristiche degli immobili che stanno cercando- ha spiegato Ranieri-  questi ultimi si possono registrare tramite il servizio priority  che permette di  avere visibilità di tutti gli immobili presenti in piattaforma. Nel mercato immobiliare l’aumento dei tassi ha provocato una battuta di arresto nel numero delle compravendite ma i prezzi sono scesi poco. A Milano, ad esempio, la crescita dei prezzi, anche se contenuta, è proseguita. Indubbiamente il processo decisionale si è allungato ma adesso che i tassi sono scesi, la media è al 3,5%, possiamo dire che i primi mesi dell’anno sono stati positivi sul fronte della domanda specialmente  a Madrid, diventata una capitale molto ambita”.
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