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ImmobiliarePrimo piano Gio 26 ottobre 2023

Immobiliare, il mercato rallenta ancora: -20% a Milano e Roma

Tassi d'interesse troppo elevati. Ma anche la stretta sugli affitti brevi. Così il mercato rallenta, soprattutto nelle grandi città Immobiliare, il mercato rallenta ancora: -20% a Milano e Roma
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Rallenta il mercato immobiliare

Tassi di interesse alti e ora anche la promessa di un inasprimento delle tasse sugli affitti brevi fanno rallentare anche nel secondo trimestre del 2023 le vendite di case in Italia secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate analizzati dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa. Le compravendite a sono scese del 16% un rallentamento più marcato rispetto a quanto registrato nel primo trimestre dell’anno in corso.

I cali delle grandi città

Meglio, ancora una volta i comuni non capoluogo, rispetto a quelli capoluogo con un calo leggermente inferiore: -15,4% contro -17,2%.  Spiccano i cali di Bologna (-22,8%), Roma (-21,5%) e Milano (-17,1%) che si salva solo per una contrazione meno marcata nelle zone periferiche rispetto a quelle centrali dove la discesa è stata del 20%. Meglio  hanno fatto  Palermo e Napoli rispettivamente con -4,9% e -5,3%.

I dati, affermano dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, mostrano che il mercato immobiliare si trova in una fase di sensibile rallentamento: l’aumento dei tassi di interesse e l’incertezza generale creano prudenza nei potenziali acquirenti, soprattutto in chi deve ricorrere a un mutuo. Infatti, dal lato creditizio si registra una contrazione della domanda e istituti di credito con maggiore attenzione alla solvibilità dei richiedenti.

Offerta ancora esigua

Gli investitori, secondo le analisi sulle compravendite realizzate dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa, continuano ad animare il mercato, ma solo se la marginalità e la redditività dell’operazione sono garantite. Contribuisce alla riduzione delle compravendite anche un’offerta ancora esigua e la distanza tra le richieste dei proprietari e la disponibilità dei potenziali acquirenti. Al momento infatti si registra solo un calo di transazioni ma i prezzi restano alti specialmente nelle zone di pregio. Le previsioni per la fine dell’anno restano su volumi intorno a 680 mila transazioni contro le oltre 750 mila del 2022.

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