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Imprese ItalianePrimo piano Gio 28 marzo 2024

Ex Ilva: in arrivo da Sace 120 milioni di garanzie per fornitori

I debiti di Acciaierie d'Italia verso i fornitori ammontano a circa 120 milioni. Per affrontare questa situazione, Sace ha avviato un intervento che si aggiunge alle due linee di factoring precedentemente aperte Ex Ilva: in arrivo da Sace 120 milioni di garanzie per fornitori
Redazione Verità&Affari
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 Il consiglio di amministrazione di Sace, il gruppo assicurativo-finanziario controllato dal ministero dell’Economia, ha deliberato l’assunzione di una garanzia finanziaria a copertura dell’80% di un’operazione di smobilizzo crediti vantati da fornitori strategici verso Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria. Per l’operazione è stato previsto un plafond di 120 milioni di euro. Lo si apprende da fonti vicine al dossier, dove si legge anche che questa operazione contribuirà a sostenere la continuità produttiva della società e alla salvaguardia dei lavoratori e dell’indotto strategico.

I debiti di Acciaierie d’Italia verso i fornitori ammontano a circa 120 milioni di euro. Per affrontare questa situazione, Sace ha avviato un intervento che si aggiunge alle due linee di factoring precedentemente aperte. Con la prima linea, Sace garantirà i crediti di Acciaierie d’Italia verso i clienti per un totale di 100 milioni di euro, consentendo anticipazioni di pagamenti per le esigenze più urgenti. La seconda linea sosterrà i fornitori, consentendo a Sace di acquistare crediti fino a 120 milioni di euro che i fornitori vantano nei confronti di Acciaierie d’Italia, per aiutarli con le loro esigenze di liquidità.

Soluzione tampone

“Non è la soluzione di tutti i problemi, ma questo finanziamento rappresenta un passo in avanti molto importante”, dice Fabio Greco, presidente di Aigi, una delle associazioni dei fornitori dell’acciaieria. I fondi messi a disposizione da Sace contribuiranno a far ripartire gradualmente gli stabilimenti, mentre i commissari lavorano su un piano industriale fondamentale per ottenere l’approvazione della Commissione europea per un prestito-ponte di 320 milioni di euro, già previsto dalla legge. Il governo ha anche garantito ulteriori 150 milioni di euro per le necessarie manutenzioni degli impianti, richieste più volte dai sindacati.

(Teleborsa) 

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