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ImpresePrimo piano Mar 30 gennaio 2024

Acciaio, Metinvest concentrata a Piombino con uno sguardo su Taranto

Lo ha detto l'amministratore delegato Yury Ryzhenkov, il quale ha precisato che il gruppo attualmente è focalizzato su Piombino. Acciaio, Metinvest concentrata a Piombino con uno sguardo su Taranto
Redazione Verità&Affari
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(Teleborsa) – L’acciaieria ucraina Metinvest, presente in Italia da 15 anni ed attualmente impegnata sull’impianto di Piombino, potrebbe anche prendere in considerazione le acciaierie di Taranto in futuro. Lo ha detto in una intervista al Correre della sera l’Amministratore delegato Yury Ryzhenkov, il quale ha precisato che il gruppo attualmente è focalizzato su Piombino.

“I piani per una nuova produzione di acciaio verde in Italia sono nati prima che la Russia scatenasse l’invasione totale due anni fa. – ha spiegato – All’inizio volevamo costruire un impianto che utilizzasse le bramme di Azovstal, che è di nostra proprietà per produrre laminati a caldo in Italia. Ma dopo la tragedia di Mariupol, abbiamo optato per un impianto di produzione a Piombino“.

Il progetto è quello dell’acciaio verde – ha chiarito l’Ad – progettato per utilizzare il preridotto dai nostri impianti di minerale di ferro in Ucraina. Sarà un esempio di un nuovo impianto che potrà fare da pilota sia in Europa che in Ucraina. Investire adesso in Ucraina è difficile. Quindi abbiamo deciso di iniziare dall’Italia e dar prova del modello. Poi potremo estenderlo ad altri siti”.+

E ipotizzando un futuro a Taranto, il manager ha ricordato che l’Italia importa oggi oltre 6 milioni di tonnellate di laminati a caldo all’anno e quindi “c’è un grande bisogno di questo prodotto” e “anche a Taranto c’è spazio per aumentare la produzione”.

“Il nostro obiettivo primario in questo momento è Piombino. Poi col passare del tempo, se vediamo un’opportunità su Taranto, perché no? Possiamo guardarci. Ma per ora siamo concentrati solo su Piombino” ha ribadito il manager, ammettendo che “Taranto è un caso molto difficile” ed è improbabile che “un singolo attore possa risolverli tutti”.

 

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