Eni, utile a 4,7 miliardi. Descalzi: "Anno eccellente"
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Imprese/Primo piano
ImpresePrimo piano Ven 16 febbraio 2024

Eni, utile a 4,7 miliardi. Descalzi: "Anno eccellente nonostante scenario incerto"

L'intero esercizio 2023 di Eni si chiude con un utile operativo adjusted di 13.805 milioni, in riduzione del 32% rispetto al 2022. Eni, utile a 4,7 miliardi. Descalzi: "Anno eccellente nonostante scenario incerto"
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

“Nonostante la volatilità dello scenario caratterizzato dalla flessione dei prezzi del petrolio Brent (-5% rispetto al quarto trimestre 2022) e del gas (diminuiti del 57% nel mercato europeo)”, Eni archivia il quarto trimestre 2023 con un utile ante imposte adjusted di 3,2 miliardi di euro (15,1 miliardi su base annua) evidenziando la robusta performance conseguita dal Gruppo grazie alla efficace gestione industriale e alla disciplina finanziaria.

L’utile operativo proforma adjusted è stato di 3,8 miliardi (con un rilevante €17,8 miliardi nell’anno) trainato dai solidi risultati di E&P, dalla performance record di GGP e dal contributo positivo di Plenitude.

L’utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni del quarto trimestre 2023 è stato di 1,64 miliardi con un tax rate consolidato di circa 48%. Nell’esercizio 2023 l’utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni è stato di 8,3 miliardi e il tax rate di circa 44%.

L‘indebitamento finanziario netto ex-IFRS 16 al 31 dicembre 2023 è pari a 10,9 miliardi, in aumento di circa 3,9 miliardi rispetto al 31 dicembre 2022; il leverage è pari a 0,20 (0,13 al 31 dicembre 2022).

L’intero esercizio 2023 di Eni si chiude con un utile operativo adjusted di 13.805 milioni, in riduzione del 32% rispetto al 2022 e un utile netto adjusted di 8.298 milioni, in riduzione del 38% rispetto al 2022. L’utile netto è stato pari a 4.747 milioni a fronte dei 13.887 milioni del 2023 (-66%). L’utile operativo adjusted “riflette il minor contributo dei business E&P, anche per effetto del deconsolidamento delle società operative angolane conferite alla Jv Azule nel terzo trimestre del 2022, e dei business della Raffinazione e della Chimica, in parte compensati dalla performance del settore Ggp e dai risultati positivi dei business Enilive e Plenitude & Power”.

“Il 2023 è stato per Eni un altro anno di eccellenti risultati, nonostante uno scenario incerto e volatile, afferma Claudio Descalzi, AD di Eni, commentando i dati di bilancio. Abbiamo conseguito ottimi risultati sia finanziari che operativi, progredendo nella nostra strategia di creazione di valore, di decarbonizzazione e di contestuale garanzia di stabilità e affidabilità delle forniture energetiche. Il nostro modello satellitare distintivo si conferma un’efficace leva nell’accelerazione della crescita di valore, aggiunge l’AD, contribuendo alla nostra performance in modo sostanziale. Abbiamo recentemente finalizzato l’acquisizione di Neptune che, con il suo portafoglio prevalentemente a gas, e sinergico ai nostri asset in Nord Europa, Indonesia e Nord Africa, costituirà un elemento chiave per i nostri piani di sviluppo. Nel 2023 abbiamo avviato nel rispetto dei tempi e dei budget i due rilevanti progetti Baleine in Costa d’Avorio e Floating GNL Congo (fase 1). Grazie agli straordinari successi esplorativi in Indonesia e in altre geografie abbiamo confermato la nostra leadership nel settore; al tempo stesso abbiamo conseguito il massimo livello di produzione rispetto all’intervallo obiettivo annunciato. Il settore GGP ha realizzato risultati record facendo leva sulla qualità del portafoglio, azioni di ottimizzazione e favorevoli accordi contrattuali. La realizzazione di progetti a gas e a contenute emissioni è solo un aspetto del nostro piano di transizione, che ci vede anche impegnati nell’aumentare in maniera rilevante la presenza nel settore delle nuove energie. Enilive, attiva nei business dei biocarburanti e dei servizi di mobilità, ha ampliato la propria presenza internazionale attraverso l’acquisizione della partecipazione del 50% nella bioraffineria di Chalmette negli Stati Uniti e l’accordo di joint venture con LG Chem per la realizzazione di un nuovo impianto in Corea del Sud. Plenitude ha raggiunto i 3 GW di capacità rinnovabile. Entrambi i business già adesso assicurano un contributo economico di circa 1 miliardo di EBITDA ciascuno. Attraverso il recente accordo per l’ingresso nel capitale di Plenitude di un investitore istituzionale, abbiamo dato visibilità al valore di questo business stimato in circa 10 miliardi rafforzando l’accesso a mezzi
finanziari incrementali a sostegno dei nostri piani di crescita. I risultati finanziari di Gruppo sono stati eccellenti con un Ebit proforma di circa 18 miliardi e un utile netto adjusted superiore a 8 miliardi. La generazione di cassa operativa con 16,5 miliardi su base adjusted prima dell’assorbimento del circolante ha assicurato un significativo surplus in aggiunta al sostanziale ritorno di cassa agli azionisti di 4,8 miliardi, mantenendo un rapporto di indebitamento di 0,2″. (Teleborsa) 

Condividi articolo