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ImpresePrimo piano Mer 10 maggio 2023

Ferretti, assemblea per il dual listing fissata per il 18 maggio

Il gruppo degli yacht Ferretti ha fissato l'assemblea per il dual listing sulla Borsa di Milano. Primo trimestre in crescita del 9,3% Ferretti, assemblea per il dual listing fissata per il 18 maggio
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

Ferretti, assemblea per il dual listing fissata per il 18 maggio

Ferretti Group annuncia ufficialmente di lavorare al dual listing e di avere convocato l’assemblea degli azionisti per la prossima settimana. La società, però, mette le mani avanti, sottolineando che al momento non vi è alcuna certezza sull’operazione. “La società sta lavorando in modo proattivo al potenziale dual listing. Il cda ha convocato un’assemblea degli azionisti per il 18 maggio 2023 per deliberare, tra l’altro, l’approvazione della domanda di potenziale dual listing e le modifiche allo statuto esistente”, annuncia la nota di Ferretti, ricordando che il potenziale dual listing è soggetto, tra le altre cose, all’ottenimento di una o più approvazioni da parte degli azionisti e delle autorità competenti.

Ma nella nota si rimarca che “gli azionisti e i potenziali investitori della società devono essere consapevoli del fatto che non vi è alcuna garanzia che il potenziale dual listing abbia luogo o che possa avere luogo. Gli azionisti e i potenziali investitori della società devono pertanto esercitare cautela nel trattare o investire nei titoli della società”.

Ricavi del trimestre in crescita del 9,3%

Inoltre, nel primo trimestre 2023 Ferretti ha registrato ricavi pari a 280,3 milioni di euro, in crescita del 9,3% rispetto al corrispettivo 2022, grazie al cospicuo portafoglio ordini accumulato nel 2022. A fine marzo la raccolta ordini era pari a 307,5 milioni, mentre il portafoglio ordini ha raggiunto 1.496,3 milioni, in crescita del 15,4% rispetto al 31 dicembre 2022 grazie alla forte domanda del mercato mondiale.

L’ebitda adjusted è stato di 40 milioni di euro, in crescita del 26,6%, con un margine pari al 14,3%, in crescita dal 13% del primo trimestre 2022. “Questo notevole miglioramento è legato a tre ragioni principali – è scritto nella nota – il continuo lancio di nuovi modelli insieme a una lista d’attesa più lunga, il che significa un maggiore potere di determinazione dei prezzi. Un mix di vendite più favorevole e maggiormente esposto al segmento più redditizio. Infine l’economia di scala negli acquisti e un più efficiente assorbimento dei costi fissi”.

L‘utile netto è stato di 18,6 milioni, in crescita del 42%. A fine marzo la posizione finanziaria netta era pari a 301 milioni di euro di liquidità netta, da 365 milioni al 31 dicembre 2022.

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