Dopo Meta e Amazon, la scure dei tagli bussa alla porta di Google
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Digitale
Digitale Mer 16 novembre 2022

Dopo Meta e Amazon, la scure dei tagli bussa alla porta di Google

Mancava solo Google del tridente big tech, ma il conto della crisi non ha tardato a bussare alla porta del motore di ricerca. Dopo Meta e Amazon, la scure dei tagli bussa alla porta di Google
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

I tagli per Google

Mancava solo Google del tridente big tech, ma il conto della crisi non ha tardato a bussare alla porta del motore di ricerca. Lo fa attraverso una missiva del fondo britannico Tci Fund Management, che ha chiesto ad Alphabet, società proprietaria appunto di Google, di “tagliare aggressivamente” i costi e prendere provvedimenti per ridurre le perdite derivanti da progetti di lungo termine come le autovetture autonome Waymo.

In una lettera indirizzata all’amministratore delegato, Sundar Pichai, il fondo ha affermato di essere azionista della società dal 2017, e di possedere azioni per un valore complessivo pari a 6 miliardi di dollari. “Riteniamo che i costi di Alphabet siano troppo elevati, e che il management debba prendere provvedimenti sostanziali: la società ha troppi dipendenti, e il costo è troppo alto”, si legge nel messaggio firmato dal direttore generale di Tci, Christopher Hohn.

Nel documento viene sottolineato che la forza lavoro di Alphabet è più che raddoppiata dal 2017, e che la società “sarebbe in grado di operare con maggiore efficienza anche con meno dipendenti”.

Condividi articolo