La Borsa di Milano verso i massimi dell'anno spinta da Moody's
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In evidenzaMercati Lun 20 novembre 2023

Piazza Affari verso i massimi dell'anno spinta da Moody's

Chiusura a +0,15% che sale a +1% al netto dell’effetto cedole, godendo del giudizio dell’agenzia di rating americana Piazza Affari verso i massimi dell'anno spinta da Moody's
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Al metto dell’effetto cedole +1%

Il verdetto di Moody’s sull’Italia prevale sull’impatto dello stacco cedole di Banca Mediolanum, Eni, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Poste Italiane, Recordati, Tenaris e Terna, che ha avuto un peso dello 0,84%. Il Ftse Mib ha chiuso a +0,15% che salirebbe vicino a +1% al netto dell’effetto cedole, godendo del giudizio dell’agenzia di rating americana che ha lasciato invariato il voto sul debito del Paese migliorando l’outlook a “stabile” da “negativo”. Una decisione che ha dato sollievo allo spread BTp-Bund, in calo a 172,56 punti (dai 176 punti base della chiusura di venerdì) e ha premiato in particolare le banche.

A Francoforte crolla Bayer

Nelle altre piazze europee, la seduta è stata segnata dal crollo di Bayer a Francoforte e il rialzo maggiore di tutti di Madrid. I listini continentali avviano l’ottava in scia a una settimana positiva con la convinzione che i tassi abbiano raggiunto il picco. Gli investitori ora continuano a scommettere sul momento in cui le banche centrali decideranno di dare il via ai tagli (in aumento le probabilità sul mese di maggio ma c’è anche chi scommette su marzo). Domani verranno esaminati attentamente I verbali dell’ultima riunione politica della Fed del primo novembre scorso.

Banche in prima fila

A Milano le banche hanno brindato al verdetto di Moody’s, con un rialzo a inizio seduta di tutti i titoli del comparto. In chiusura, si distingue soprattutto Bper Banca (+1,64%), mentre Mediobanca cede lo 0,32% dopo il pagamento del dividendo 2023 di 0,85 euro per azione (relativo all’esercizio 2022-23). Il rialzo del greggio premia Saipem (+2,4%) mentre soffre ancora Generali (-1,18%), in scia alla pubblicazione dei conti venerdì scorso

Caro petrolio

Sul valutario, l’euro allunga a 1,0943 dollari (da 1,0921 in avvio e 1,0879 venerdì in chiusura). La moneta unica è indicata anche a 162,306 yen (da 162,59 in avvio e 162,94 al closing precedente). In rialzo il prezzo del petrolio: il Wti per gennaio passa di mano a 78 dollari al barile (+2,70%), mentre l’analoga consegna sul Brent sale del 2,6% a 82,7 dollari (+2,67%). Si riduce il rialzo del gas, a 45,7 euro al megawattora (+1,4%) sulla piattaforma di Amsterdam.

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