La Banca del Giappone allunga la vita al Toro di Piazza Affari
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In evidenzaInvestimenti Mar 19 dicembre 2023

La Banca del Giappone allunga la vita al Toro di Piazza Affari

Lusso e bancari spingono Piazza Affari, dove il Ftse Mib termina le contrattazioni in rialzo dello 0,4%. Sul podio Mps (+2,7%) La Banca del Giappone allunga la vita al Toro di Piazza Affari
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Tassi di mercato in discesa in tutto il mondo dopo la conferma della politica monetaria ultra espansiva da parte della banca centrale del Giappone. La risposta dei mercati è stato il rialzo generalizzato. Wall Street sale oggi in forma corale, l’indice S&P500 guadagna lo 0,4% e il Nasdaq +0,5%. Entrambi gli indici sono vicini ai massimi di lunghissimi periodo, sostenuti dalle attese positive su un possibile taglio dei tassi di interesse il prossimo anno.   Continuano così le scommesse degli operatori sul 2024 visto come il momento nel quale i tassi d’interesse inizieranno finalmente a calare, come indicato anche dal governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy, mentre la BoJ ha confermato le sue politiche accomodanti in Giappone. Prosegue intanto la frenata della corsa dei prezzi nel Vecchio Continente, con il tasso annuale d’inflazione a novembre nell’area euro calato al 2,4% (dal 2,9% di ottobre e dal 10,1% di un anno prima).

Lusso e bancari spingono Piazza Affari, dove il Ftse Mib termina le contrattazioni in rialzo dello 0,4%. Sul podio Mps (+2,7%) spinta dal risiko bancario e, soprattutto, la maison Brunello Cucinelli (+2,6%) che riscatta così il suo esordio alla vigilia sull’indice principale. +1,6% Amplifon considerata dagli analisti di Bernstein “top pick” nel settore delle tecnologie medicali in Europa. Acquisti su Prysmian (+2%) che ha riorganizzato la sua struttura organizzativa. In fondo Stellantis (-1,1%) debole in scia all’auto europea.

Sul fronte dei cambi, l’euro sale a 1,0979 dollari (da 1,0922 ieri in chiusura) e balza a 157,52 yen, con la divisa nipponica che perde quota dopo la BoJ. Il biglietto verde si rafforza a 143,64 yen. Tonfo del gas a 32,8 euro al MWh (-7,5%) mentre le tensioni geopolitiche nell’area del Mar Rosso sostengono ancora i corsi del petrolio dopo il rally di ieri: il Brent febbraio è in lieve rialzo a 79,1 dollari al barile (+1,5%) e il Wti stesso mese scambia a 73,9 dollari (+1,4 per cento).

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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