Il Tar obbliga Figc a rivelare le carte della cessione del Milan - V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Sport/In evidenza
In evidenzaSport Mer 29 marzo 2023

Milan, il Tar obbliga la Figc a dare i documenti della cessione a Blue Skye (ex socio di Elliott)

Entro 30 giorni le federazione deve dare al fondo che aveva una partecipazione nel club rossonero le carte presentate da Cardinale Milan, il Tar obbliga la Figc a dare i documenti della cessione a Blue Skye (ex socio di Elliott) GERRY CARDINALE REDBIRD PAOLO MALDINI
Tobia De Stefano
di 
Tobia De Stefano

Con una lunga esperienza nel settore economico, ha lavorato a Libero Mercato e Libero. Ora è alla Verità e scrive per Panorama e Verità & Affari

La sentenza del Tar

La Figc sarà costretta ad esibire entro trenta giorni la documentazione richiesta da Blue Skye relativa alla cessione del Milan dall’hedge fund Elliott (del quale Blue Skye era socio) al fondo Red Bird di Gerry Cardinale. La sentenza è del Tar del Lazio e ribalta le precedenti decisioni. Più nello specifico fa riferimento alle carte presentate da ACM Bidco BV, la società di diritto olandese attraverso la quale Cardinale ha acquisito il Milan, che attestano i requisiti di onorabilità e solidità finanziaria previsti dall’articolo 20 – bis delle Norme Organizzative Interne Federali (NOIF) sulle acquisizioni e cessioni di partecipazioni societarie in ambito professionistico e al lavoro svolto dal Co.A.P.S., la Commissione Acquisizione Partecipazioni Societarie, di cui si avvale la Federazione italiana gioco calcio.   

Le altre vertenze

Blue Skye sta dando battaglia dallo scorso settembre in tutte le sedi (altri giudizi sono in corso negli Stati Uniti e in Lussemburgo e da una denuncia dello stesso fondo che fa riferimento a Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo sono partite anche le perquisizioni della Guardia di Finanza nelle sedi degli advisor dell’operazione) perché ritiene di essere stato estromesso dall’affare pur essendo stato socio di minoranza di Elliott (aveva una partecipazione in Project Redblack, controllante della Rossoneri Sport Investment a cui faceva capo il Milan) nei quattro anni in cui l’hedge fund fondato da Singer ha gestito il club rossonero.

Il vendor loan

E questa come le altre cause hanno l’obiettivo di dimostrare che alla fine il vero “controllore” del Milan sia ancora Elliott che ha concesso un vendor loan di diverse centinaia di milioni di euro a Red Bird per chiudere il deal.  La decisione del Tar chiude un lungo contenzioso che era partito lo scorso novembre e dopo il diniego della Figc aveva visto opporsi alle richieste di Blue Skye anche Gerry Cardinale, l’attuale ad del Milan Giorgio Furlani e la società di diritto olandese ACM Bidco BV.

Per capire cosa significhi davvero la decisione del tribunale amministrativo bisognerà aspettare la presentazione dei documenti. Certo è che ormai i fronti aperti sull’operazione che ha visto il passaggio del Milan dal fondo Elliott a Cardinale sono tanti senza che fino ad ora la società rossonera sia riuscito a dissipare i dubbi alla domanda che ormai si fanno in tanti: chi è il vero proprietario del Milan, o meglio, chi controlla davvero il club. 

Condividi articolo