Piazza Affari nel fuoco delle vendite. Leonardo affondata
Piazza Affari -1,08% tornando sotto i 34mila punti, sui minimi di giornata anche sulla scia dell'andamento di Wall Street BORSA PIAZZA AFFARISi chiude con un netto rosso quella che doveva essere una seduta interlocutoria per le Borse europee, in attesa dei due appuntamenti clou della settimana in chiave tassi: la riunione della Bce e l’inflazione Usa. Piazza Affari archivia così la giornata con un -1,08% nel Ftse Mib, tornato sotto i 34mila punti, sui minimi di giornata anche sulla scia dell’andamento di Wall Street che ha virato in negativo dopo l’avvio ottimista. A dare il tono all’Europa sono state le vendite pesanti su tutti i titoli della difesa europei che, dopo il rally degli ultimi mesi, hanno visto scattare i realizzi complice un report di Goldman Sachs che ha messo in evidenza quanto siano elevate le quotazioni ai livelli attuali e ha sottolineato che le azioni del comparto a questo punto presentano più rischi al ribasso che opportunità al rialzo in vista del 2025
TITOLI
Fincantieri +3%, sui massimi da luglio 2021, spinta dalla notizia di un nuovo importante ordine ricevuto da Norwegian Cruise Line Holdings per la realizzazione di quattro navi di nuova generazione da crociera. Il gruppo ha inoltre sottoscritto sempre con Norwegian Cruise una lettera d’intenti per altre quattro navi.
STM +1%.
Leonardo -9% Accelera al ribasso, mentre Goldman Sachs alza il target price a 23,7 euro. Rheinmetall crolla addirittura del -12% da livelli record, mentre anche altri titoli della Difesa europea correggono. Goldman Sachs afferma di vedere più rischi di ribasso che di rialzo.
Iveco -5,5%.
Amplifon -2%. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha fatto sapere stamattina di aver chiuso l’indagine conoscitiva sugli apparecchi acustici: a seguito delle risultanze, è stata inviata segnalazione a Parlamento e altre istituzioni. ” L’indagine ha rilevato una scarsa trasparenza delle condizioni commerciali praticate al pubblico: i consumatori hanno difficoltà nell’ottenere informazioni chiare sia di tipo tecnico sia sul prezzo dell’apparecchio e dei servizi connessi, di solito venduti abbinati e senza alcuna distinzione. I servizi rappresentano la spesa principale nel pacchetto, fatto che però non viene percepito dai consumatori”.
Tim +1,5% Iss, uno dei maggiori proxy advisor internazionali, suggerisce ai fondi di votare per la riconferma di Pietro Labriola alla guida di Tim per un altro mandato. «Quando un socio dissenziente propone la nomina della maggioranza del board e il rimpiazzo del ceo, ci si aspetta che il dissidente proponga un business plan e si attivi con gli azionisti per assicurarsi che la strategia proposta sia ben condivisa. In questo caso, il dissidente ha mancato di motivare in modo convincente che la lista di candidati proposta sia superiore a quella del consiglio uscente», scrive Iss.