Piazza Affari rompre il muro a 30 mila. Drefinitivo lo stop ai tassi
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In evidenzaInvestimenti Mar 05 dicembre 2023

Piazza Affari rompe il muro dei 30 mila Definitivo lo stop al rialzo dei tassi

Piazza Affariin rialzo dello 0,56% a 30.082 punti. Mai così in alto da giugno 2008. I falchi della Bundesbank hanno detto stop ai tassi Piazza Affari rompe il muro dei 30 mila Definitivo lo stop al rialzo dei tassi
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.


I falchi della Bundesbank si sono arresi

Chiusura positiva per Piazza Affari che termina in rialzo dello 0,56% a 30.082 punti. Mai così in alto da giugno 2008. La ragione? Isabel Schnabel, membro del consiglio Bce e considerata un ‘falco’, ha rilasciato una intervista alla Reuters, nella quale dice che “i dati sull’inflazione più recenti hanno reso piuttosto improbabile un ulteriore aumento dei tassi”. La stretta iniziata l’estate dell’anno scorso è finita.

Positive le Borse europee

Parole che piacciono subito alle Borse europee, tutte positive in chiusura con rialzi vicini all’1%, visto che lo stop viene ipotizzato stavolta dall’ala più “rigorista” dell’Eurotower, lasciando presagire un 2024 di tagli ai tassi. In testa al listino principale Pirelli (+4,9%) promossa dagli analisti di Ubs. +3% per Iveco che ha ceduto a Hedin Mobility le attività di distribuzione e vendita nel nord Europa. St sale dell’1,6% grazie alle previsioni di crescita del comparto dei semi-conduttori. Giù Nexi (-1,1%) con Morgan Stanley che ne ha tagliato il target price. La peggiore è Leonardo (-1,6%). Fuori dal Ftse Mib strappa Unieuro (+10,5%) all’indomani dell’acquisizione di Covercare.

Euro debole

Sul mercato valutario, l’euro debole a 1,0794 dollari (da 1,0820 alla vigilia). Il cambio tra il biglietto verde e la divisa nipponica si attesta a 147,16. Ancora in calo il gas naturale sui 38 euro al MWh (-5,3%). In timida salita il petrolio con il Wti di gennaio scambiato a 73,6 dollari al barile (+0,8%) e il Brent di febbraio a 478,5 dollari (+0,6 per cento).

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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