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AperturaBanche Ven 16 febbraio 2024

Unicredit verso la conferma per Orcel e Padoan, critiche da Crt

L'istituto di piazza Gae Aulenti vara l'elenco dei nomi per il rinnovo del consiglio in vista dell'assemblea degli azionisti di aprile Unicredit verso la conferma per Orcel e Padoan, critiche da Crt
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Conferma scontata per Andrea Orcel come amministratore delegato, meno scontata ma divenuta certa nelle scorse settimane per Pier Carlo Padoan alla presidenza. Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit ha approvato all’unanimità una lista di candidati per la nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per il Controllo sulla Gestione. La lista, spiega una nota della banca,  tiene conto del numero complessivo ottimale di membri del Consiglio, determinato in numero di 15, inclusi 4 membri del Comitato per il Controllo sulla Gestione, nonché della durata della carica, fissata in 3 esercizi. La lista dovrà adesso essere approvata dall’assemblea degli azionisti, convocata per il prossimo 12 aprile.

L’elenco dei nomi

La prima sezione è composta da: Pietro Carlo Padoan (presidente)Andrea Orcel (amministratore delegato), Paola Bergamaschi Broyd, Elena Carletti, Marcus Chromik, António Domingues, Jeffrey Alan Hedberg, Beatriz Lara Bartolomé, Maria Pierdicchi. Della seconda sezione fanno parte: Paola Camagni, Gabriele Villa, Julie Galbo.

La lista è costituita da 12 candidati, inclusi 3 membri del Comitato per il Controllo sulla Gestione, in linea con i requisiti dello Statuto che prevede la nomina di altri 3 amministratori tratti dalla lista di minoranza che otterrà il maggior numero di voti, uno dei quali ricoprirà la carica di Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.

La nota della banca evidenzia che i candidati “sono stati selezionati nel rispetto delle best practice internazionali, della legislazione in materia e delle linee guida della Banca Centrale Europea”.

Il processo di selezione

La lista approvata dal consiglio, sottolinea ancora la nota dell’istituto, garantisce un mix di esperienze e competenze, una rafforzata dimensione internazionale del Consiglio, con un ampio spettro di diversità, tra cui l’equilibrio di genere (50%), il background culturale e l’età. Una rinnovata enfasi sulla conoscenza e sull’esperienza bancaria combinata con una profonda competenza in materia di rischio e controllo; una comprovata esperienza – a livello esecutivo e non – nei Consigli di Amministrazione di importanti istituzioni finanziarie quotate in borsa in diversi continenti. Il riconoscimento dell’importanza della leadership e della gestione delle persone, con riferimento alla diversità e all’inclusione; conformità alle best practice internazionali in termini di indipendenza degli amministratori, con tutti gli amministratori non esecutivi della lista indipendenti (ovvero il 92%).

Le critiche della Fondazione Crt

Fondazione Crt, azionista che nei giorni scorsi aveva chiesto spazio nel nuovo consiglio, in una nota ribadisce “le riserve espresse con riguardo al processo di formazione della lista del consiglio, in quanto realizzata senza un sounding strutturato degli azionisti e stakeholder”.

Allo stesso tempo, “intende esprimere il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dal board uscente e per la sensibilità istituzionale dimostrata da parte dei consiglieri in carica che hanno rinunciato alla propria ri-candidatura, tra cui, in particolare, il presidente del comitato corporate governance & nomination, Lamberto Andreotti che ha accolto con senso di responsabilità la richiesta formulata nell’incontro di ieri con i vertici dell’ente”.

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