Franco svizzero e euro, cosa sapere per investire nella valuta
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Investimenti
Investimenti Mer 03 maggio 2023

Franco svizzero e euro, cosa sapere per investire nella valuta

Il grafico evidenzia il trend di rafforzamento del franco svizzero contro euro e l’incapacità della moneta unica di reagire. Franco svizzero e euro, cosa sapere per investire nella valuta
Daniela Turri
di 
Daniela Turri

Analista tecnico mercati finanziari (futures, indici, azioni, valute, commodities, cryptovalute) e consulente finanziario. Basa le proprie analisi e proiezioni sulla lettura grafica, utilizzando varie tecniche nonché i principi generali dell'analisi tecnica grafica.Svolge anche attività di formazione attraverso webinar e seminari. Giornalista pubblicista collabora con La Verità.

 
Dieci giorni prima  del crollo di Credit Suisse  (che ha messo fine ai suoi 167 anni di storia), la Banca nazionale svizzera aveva comunicato al mercato (il 6marzo) i dati relativi al 2022, indicando una perdita di 132 miliardi di franchi svizzeri (circa 143 miliardi di dollari), la più grande perdita in 115 anni di attività. La maggior parte del deficit sembra doversi attribuire ad oltre 130 miliardi di franchi persi sulle posizioni in valuta estera dei portafogli azionario ed obbligazionario.  
 
Nel 2021 era stato conseguito un utile di 26 miliardi di franchi e con la pesante perdita del 2022 (superiore alla precedente perdita record di 23miliardi di franchi del 2015) la BNS non potrà effettuare pagamenti  ai governi centrali o regionali svizzeri o versare dividendi per la seconda volta dalla sua fondazione avvenuta nel 1907. È opportuno evidenziare come nel 2022 il franco svizzero si trovasse su un punto di massima forza contro euro, assai vicino al massimo assoluto del 2015. Dal 2007 (quotazione a 1.67) ad oggi il franco svizzero si è rafforzato del 40% sull’euro (l’euro ha perso il 40% del suo valore contro il franco svizzero).
 
Il grafico evidenzia il trend di rafforzamento del franco svizzero contro euro e l’incapacità della moneta unica di reagire. Nel periodo 2013/2015 il forzato mantenimento del cambio sopra 1.20 da parte della BNS era poi sfociato nel crollo che in poche ore aveva portato il cambio del CHF  a 0.87 contro euro. A distanza di oltre 7 anni l’euro si trova ancora in una fase di debolezza. Per l’immediato il range di oscillazione si svolge tra la resistenza a 1.0450 ed il supporto a 0.94, con proiezioni che indicano ritorni a 0.9800/0.97 e risalite a 0.9985. Sarà con chiusure mensili superiori a 1.05 che per l’euro si attiveranno spazi di rafforzamento.
 
La scomparsa di Credit Suisse Group apre opportunità a società come Deutsche Bank AG, BNP Paribas e la stessa UBS per l’affiancamento di un mercato che nel 2022 aveva avuto transazioni obbligazionarie per 59 miliardi di dollari.
 
Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
Condividi articolo