Piazza Affari positiva nonostante la fiammata dello spread
Piazza Affari ha guadagnato lo 0,54%. Tra i principali titoli milanesi, Bper ha guadagnato il 3,15%. In rosso TimChiusura positiva
Le Borse europee riescono a strappare una chiusura positiva dopo una seduta volatile, mentre l’attenzione degli investitori resta concentrata sull’andamento dell’inflazione e sulle mosse delle banche centrali. In settembre i prezzi al consumo in Germania hanno rallentato il passo più delle attese, mentre la Bce ha confermato che l’inflazione continua a diminuire, anche se le pressioni rimangono elevate. Negli Usa, intanto, il dato sul Pil del secondo trimestre (+2,1%) è stato lievemente inferiore alle previsioni. In attesa dell’intervento pubblico del presidente della Fed, Jerome Powell, in calendario nella serata italiana, i listini del Vecchio Continente sono riusciti a terminare la giornata in generale progresso trainati dagli acquisti sui titoli delle materie prime (+2,19% il sottoindice Stoxx), delle banche (+1,06%) e del settore auto (+0,84%). Restano sotto pressione invece i titoli di Stato, con un conseguente incremento dei rendimenti. Lo spread BTp-Bund, dopo la presentazione della Nota di aggiornamento al Def da parte del Governo, ha così toccato un massimo a 200 punti base con rendimenti al top da 12 anni, prima di tornare non lontano dai livelli della vigilia attorno a quota 195 punti.
Salgono i rendimenti di Btp a 5 e 10 anni
In queste condizioni il Tesoro deve applicare tassi sempre più elevati per collocare i Btp Ieri infatti si è registrata una brusca impennata dei rendimenti sulle scadenze a 5 e 10 anni tornando anche qui a livelli che non si vedevano dal 2012. Nel dettaglio il Tesoro ha emesso la prima tranche del nuovo Btp 5 anni scadenza per 5 miliardi a fronte di una richiesta pari a 6,801 miliardi. Il rendimento e’ salito di 62 centesimi attestandosi al 4,41%; per trovare un livello di rendimenti più alto in asta bisogna risalire al collocamento del 30 agosto 2012 (4,73%). Collocata anche la terza tranche del Btp a 10 anni scadenza: a fronte di richieste per 4,266 miliardi l’importo emesso e’ stato di 3 miliardi mentre il rendimento, in aumento 68 centesimi sull’asta del mese scorso, si e’ attestato al 4,93% (ai massimi da ottobre 2012).
Recupera l’euro
Il Ftse Mib di Piazza Affari ha guadagnato lo 0,54%. Tra i principali titoli milanesi, Bper ha guadagnato il 3,15% mentre il mercato si interroga sulle mosse dell’azionista Unipol (+0,35% e -0,69% UnipolSai), salito vicino al 20% della Banca Popolare di Sondrio (+1,51%). In rosso Tim (-2,52%) dopo il rinvio al 15 ottobre del termine per l’offerta vincolante sulla rete. Sul valutario, l’euro torna sopra quota 1,05 dollari dopo essere sceso a un minimo dal dicembre 2022 a 1,0496. La moneta unica vale 1,0506 dollari da 1,0522 ieri in chiusura ed è indicata a 157,72 yen (da 157,24), mentre il rapporto dollaro/yen è a 149,37 (da 149,43). Ha invertito la rotta il prezzo del petrolio dopo aver aggiornato i massimi dell’anno: il future novembre sul Wti cede ora l’1,15% a 92,60 dollari al barile, mentre l’analoga consegna sul Brent perde lo 0,79% a 95,79 dollari. Gas in salita dell’1% ad Amsterdam a 39,7 euro al megawattora.