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In evidenzaInvestimenti Ven 29 marzo 2024

Prodotti rischiosi e commissioni milionarie: il caso dei fondi denunciati da Montezemolo

Il manager e imprenditore ha investito 75 milioni nei fondi Skew Base, ad alto rischio. Ma non è il solo ad aver denunciato: cause in 4 paesi Prodotti rischiosi e commissioni milionarie: il caso dei fondi denunciati da Montezemolo
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Dalle ricche cedole distribuite agli investitori a una serie di cause legali in quattro paesi diversi in tempo zero. In mezzo, un consulente accusato di eccessiva spregiudicatezza, una serie di clienti molto ricchi e molto arrabbiati, un fondo che investe in prodotti estremamente rischiosi e il Covid

L’investimento dei Montezemolo

La famiglia Montezemolo, ad esempio, ha investito oltre 75 milioni di euro del proprio patrimonio in due comparti altamente speculativi del fondo lussemburghese, Skew Base. Nel marzo del 2020, causa Covid, i fondi vanno bruscamente in malora. Il problema è che secondo Luca e Matteo Cordero di Montezemolo il loro consulente che si presentava come indipendente incassava un sacco di soldi, con varie modalità, da quelli stessi fondi. Almeno 22 milioni di euro sarebbero stati girati come commissioni o costi per servizi a società riconducibili a Daniele Migani, italiano ma operativo tra Londra e la Svizzera, specializzato in clienti ultraricchi. I Montezemolo, come detto, non sono i soli ad essere rimasti incastrati. La procura di Milano sta raccogliendo le denunce di clienti che hanno perso cifre “nell’ordine di decine di milioni di euro”. Altre cause sono state avviate anche a Londra – sempre dai Montezemolo – in Lussemburgo e in Svizzera da almeno quattro clienti diversi.

Lo choc del Covid sulle Borse

Skew Base è un fondo “ombrello”, suddiviso in 23 comparti diversi. Partito nel 2017, a fine 2019 aveva asset per 993 milioni di euro, praticamente triplicati in poco più di due anni. La sua fortuna, prima della tempesta del Covid, era stata aver scelto una nicchia molto profittevole: prodotti finanziari estremamente complicati, di durata breve e potenzialmente molto redditizi. Che nascondono però rischi di grandi perdite. Anche maggiori del capitale investito, essendo tutti prodotti strutturati e “a leva”. In pratica, se tutto va male si moltiplicano le perdite. Nel marzo 2020, mentre mezzo mondo chiudeva per Covid, l’indice Eurostoxx 50 che raccoglie i titoli a maggiore capitalizzazione d’Europa ha perso il 40%. E quei prodottini tanto vantaggiosi, che venivano presentati dal fondo come “non correlati” all’andamento dei mercati, sono diventati spazzatura letteralmente in poche ore. Dei 23 comparti, cinque sono finiti in liquidazione per le perdite. Altri due sono stati liquidati perché l’unico sottoscrittore ne ha chiesto il riscatto. Non proprio un successo. Certo, nei fondi non c’erano solo i prodottini complicati e rischiosi, ma anche una componente di bond molto meno rischiosa. Tra gli italiani, Autostrade, Salini, cartolarizzazioni bancarie. E qualche milione di euro del Ronaldo bond, emesso dalla Juventus nel 2019 per finanziare l’acquisto del campione portoghese e rimborsato dai Bianconeri nel febbraio scorso. Questa differenziazione ha salvato probabilmente i Montezemolo da perdite ben più ampie. La famiglia reclamerebbe in tribunale circa 50 milioni, ma una parte è a titolo di risarcimento.

Gli incassi del consulente

E finalmente si arriva a quello che secondo i Montezemolo è il personaggio chiave, Migani. I Montezemolo portano in tribunale a Londra lui, il fondo, una banca del Liechtenstein (Vp Bank) che forniva liquidità al fondo e una serie di società legate a Migani. La ragione: Migani si presentava come indipendente e con la sua società Xy sa consigliava di investire nel fondo ma dal fondo e tramite esso prendeva bei soldini. Il direttore finanziario della Xy sa, Federico Faleschini, è anche amministratore di Twikle Capital, che controllava la società di gestione del fondo. Twikle però è di Migani, come di Migani sono altre due società, Leader Logic e Leader Logic Holding. Ora, in totale il fondo Skew Base ha pagato 22,5 milioni di commissioni di gestione alla Skew Base Gp. Di questi, 5 milioni sono stati girati alla Twikle di Migani. Altri 10 milioni alla Leader Logic e 7,5 alla Vp Bank. Che sua volta però ne girati 7 ancora alla Twinkle. In sintesi, secondo la denuncia dei Montezemolo padre e figlio, su 22,5 milioni, 22 sono finiti a società legate a Migani e appena 500 mila euro ad altri. Un ottimo affare, molto meglio dei prodottini ultrarischiosi per ultraricchi. 

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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