Energia, i call center del mercato tutelato sul piede di guerra
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LavoroPrimo piano Sab 09 dicembre 2023

Energia, i call center del mercato tutelato sul piede di guerra

Nel decreto energia salta la clausola di salvaguardia per i lavoratori dei call center del mercato tutelato Energia, i call center del mercato tutelato sul piede di guerra Contatori dell'elettricità
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

I lavoratori dei call center del mercato dell’energia non ci stanno.  A seguito della cancellazione dal Decreto Energia dell’art.36 Ter, precedentemente approvato con la legge 85 del 3 luglio, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno indetto lo sciopero di tutte le lavoratrici e dei lavoratori operanti in attività di customer care per attività energetiche del mercato tutelato a partire dal prossimo 11 dicembre per l’intero turno.

Per il sindacato l’art.36ter della L.85 del 3 luglio 2023, rappresentava una norma di dignità fortemente voluta dal sindacato confederale a salvaguardia dei lavoratori del mercato tutelato nella transizione al mercato libero. Il riferimento è alla clausola di salvaguardia che avrebbe consentito il passaggio automatico di circa 1500 lavoratori del mercato tutelato nei call center del mercato libero.

A livello territoriale, le organizzazioni sindacali declineranno forme e modalità di svolgimento della nprotesta che vedrà, contemporaneamente, iniziative di mobilitazione a sostegno della rivendicazione sindacale, attraverso ampio coinvolgimento delle istituzioni locali e delle rispettive deputazioni parlamentari.

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