Il tasso di disoccupazione scende al 7,2%. Le imprese cercano
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ApprofondimentiLavoro Mer 31 gennaio 2024

In Italia sale il numero degli occupati. Ma anche quello di inattivi

Per l'Istat a dicembre 2023 il tasso di inattività è salito al 33,2% (+0,1 punti). Sui lavoratori pesano i contratti scaduti e non rinnovati In Italia sale il numero degli occupati. Ma anche quello di inattivi
Redazione Verità&Affari
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Dati in chiaroscuro quelli appena comunicati dall’Istat relativamente al mercato del lavoro in  Italia. Se da un lato infatti scende la disoccupazione, dall’altro aumenta il numero di inattivi. E cioè di persone che non hanno cercato lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento, o non sono disponibili a lavorare entro le due settimane successive. Tutto questo in un mercato del lavoro in cui le retribuzioni, quando aumentano, salgono meno dell’inflazione. Per non parlare del fatto che restano numerosi i contratti nazionali di categoria scaduti da anni e non rinnovati.

Secondo il 17° Report periodico dei contratti collettivi del Cnel sugli accordi in vigore, dei 976 CCNL relativi al settore privato, il 57% risulta scaduto per un totale di 553. Complessivamenre i lavoratori privati con un contratto scaduto al 30 giugno 2023 sono 7.732.902, il 56% su un totale di 13.839.335.

Scende il numero delle persone in cerca di lavoro

Nel dettaglio, l’Istat ha comunicato che a dicembre 2023, rispetto al mese precedente, in Italia sono aumentati gli occupati e gli inattivi, mentre sono diminuiti i disoccupati. L’occupazione cresce (+0,1%, pari a +14mila unità) tra gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e gli under 34, mentre cala tra donne, dipendenti permanenti e tra chi ha almeno 35 anni. Il tasso di occupazione sale al 61,9% (+0,1 punti).

Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-2,7%, pari a -50mila unità) per uomini e donne e per tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 15-24enni tra i quali invece si osserva un aumento. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,2% (-0,2 punti), quello giovanile al 20,1% (-0,4 punti).

Salgono gli inattivi

La crescita del numero di inattivi (+0,2%, pari a +19mila unità, tra i 15 e i 64 anni) coinvolge le donne e gli individui di età superiore ai 35 anni; tra gli uomini e i 15-34enni si registra un calo. Il tasso di inattività sale al 33,2% (+0,1 punti).

Confrontando il quarto trimestre 2023 con il terzo, si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 135mila occupati. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-1,6%, pari a -30mila unità) e degli inattivi (-0,8%, pari a -99mila unità).

In miglioramento il dato sugli occupati

Il numero di occupati, a dicembre 2023, supera quello di dicembre 2022 del 2,0% (+456mila unità) e si assesta a 23 milioni 754mila. L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,2 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,4 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.

Rispetto a dicembre 2022, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-8,5%, pari a -171mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,5%, pari a -310mila). (Teleborsa) 

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