Mediaset, via libera dalla Ue per il controllo di Prosiebensat
L'Antitrust di Bruxelles ha approvato il controllo di Mfe sul gruppo tedesco. La sfida ai giganti dello streamingMediaset, via libera Ue su Prosiebensat
Dopo l’ok dell’Antitrust tedesco, arrivato lo scorso giugno nel giorno dei funerali di Silvio Berlusconi, anche l’Ue ha approvato, ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo esclusivo della tedesca ProSiebenSat.1 Media da parte di Mfe-Media for Europe, la ex Mediaset che ora ha la sede legale in Olanda. L’operazione riguarda i settori dei media e della radiodiffusione, nonché i mercati della pubblicità offline e online.
La collaborazione
La Commissione Europea infatti ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza. Date le limitate posizioni di mercato individuali e combinate delle società derivanti dall’operazione proposta. Mfe ha ormai una quota intorno al 29% di Prosieben ed è il primo azionista. Una acquisizione non certo semplice vista la resistenza che aveva opposto il procedente management ai piani della società italiana con sede legale in Olanda capitanata da PierSilvio Berlusconi.
Ma ormai il controllo da parte degli italiani è evidente. Così Bert Habets, ad del broadcaster tv tedesco, ha recentemente definito in una intervista al Financial Times “significativa” la cooperazione tra le due media company. “La collaborazione – ha spiegato il manager – spazia dalla pubblicità alla tecnologia e guarda anche ai contenuti”. Insomma pare proprio che il progetto di un network paneuropeo, da molti anni sostenuto da PierSilvio Berlusconi e molto osteggiato da Vivendi che aveva raggiunto una quota nel biscione di circa il 30%, stia andando in porto. Ora, sistemate le cose con Vivendi, anche Prosieben pare disposta a collaborare.
La sfida dei giganti dello streaming
“Il nostro settore sta cambiando a un ritmo molto rapido – ha aggiunto Habets – Come attori locali, dobbiamo cercare soluzioni su come continuare ad avere accesso a questi budget globali assegnati su base più paneuropea”. E dunque l’unione fa la forza per combattere giganti dello streaming come Netflix o Amazon Prime. E per lo sviluppo di una programmazione comune, il manager si è mostrato ben consapevole delle difficoltà esistenti e della necessità di trovare nuove strade. Citando i successi delle serie spagnole trasmesse da Netflix o dei noir scandinavi, Habets ha sostenuto la necessità “di capire che in futuro i contenuti potranno essere sviluppati non solo a livello locale, ma forse anche con diversi partner per restare competitivi”.
Prosieben presenterà i conti trimestrali a novembre. L’ultimo trimestre non è stato brillante e anche per quello in corso le previsioni non sono positive.