Borsa di Milano, chiusura e analisi della giornata di oggi
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Mercati Lun 24 aprile 2023

La Borsa di Milano chiude in negativo, pesa lo stacco cedole

Chiusura negativa per Piazza Affari nel giorno dello stacco cedole doi alcuni titoli del paniere dell'indice Ftse Mib. La Borsa di Milano chiude in negativo, pesa lo stacco cedole Borsa
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

La chiusura della Borsa di Milano di oggi

Seduta grigia per le Borse europee, che attendono indicazioni dalle trimestrali dei colossi tech Usa per valutare le condizioni di salute dell’economia americana e, di conseguenza, le prossime mosse della Federal Reserve. Per quamnto riguarda la Bce  il governatore della Banca centrale belga, Pierre Wunsch, è tornato a gelare le speranze con una retorica da “falco”: in un’intervista al Financial Times il banchiere, membro del consiglio direttivo della Bce, ha notato che i mercati stanno sottovalutando quanto ancora aumenterà il costo del denaro e che è possibile che a un certo punto i tassi sui depositi salgano al 4%.

Le banche restano  in prima fila

Il Ftse Mib di Piazza Affari ha chiuso in calo dello 0,75%, ma al netto dell’effetto cedole, che pesa per l’1,36%, avrebbe registrato la migliore prestazione tra i principali indici continentali grazie al buon andamento dei titoli bancari e del comparto auto. Tra le blue chip milanesi si sono messe in luce Banco Bpm (+2,22% ex dividendo), ancora sostenuta dalla speculazione su possibili operazioni di M&A. Acquisti anche su Stellantis (+2,29% ex dividendo), Tenaris (+2,18%) e UniCredit (+1,75% ex dividendo), mentre le vendite hanno colpito StMicroelectronics (-1,82%), Leonardo (-1,86%) ed Erg (-1,96%).

L’euro sotto i riflettori

Sul mercato valutario, le parole di Wunsch hanno spinto al rialzo l’euro, tornato sopra quota 1,10 dollari e passa di mano a 1,1022 da 1,0974 venerdì in chiusura. . Il gas naturale si attesta a 39,85 euro al megawattora nel contratto maggio sul Ttf di Amsterdam, in calo 0,8%, dopo aver toccato un minimo a 39,11 euro. Infine è in rialzo di mezzo punto il prezzo del petrolio: il Wti, scadenza giugno, sale dell’0,48% a 78,24 dollari al barile, mentre il Brent con pari scadenza guadagna lo 0,53% a 82,09 dollari.

UBS punta sui Bond

Interessante il ragionamento contenuto nel report di Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di UBS GWM in Italia, secondo il quale si vedono «maggiori opportunità nel campo obbligazionario, dove i rendimenti sono ai massimi da 15 anni e lo scenario d’inflazione in ritirata suggerisce di bloccare i rendimenti attuali. È possibile che i tassi salgano ancora marginalmente, ma con tutta probabilità, anche in considerazione dell’andamento demografico nelle economie avanzate, tra qualche anno i tassi attuali verranno considerati elevati. Le obbligazioni corporate investment grade e i titoli di Stato di alta qualità offrono buoni rendimenti e in aggiunta possono rappresentare un cuscinetto in caso di un rallentamento economico più marcato perché un eventuale taglio dei tassi ne aumenterebbe il valore di mercato».

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