Evergrande, il colosso con 300 miliardi di debiti va in liquidazione - V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Mercati/Apertura
AperturaMercati Lun 29 gennaio 2024

Evergrande, il colosso con 300 miliardi di debiti va in liquidazione

Il gruppo ha 300 miliardi di debiti, fallisce il negoziato con i creditori stranieri. Il tribunale di Hong Kong: è il momento di dire basta Evergrande, il colosso con 300 miliardi di debiti va in liquidazione
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

L’Alta Corte della Regione amministrativa di Hong Kong ha ordinato la liquidazione dello del colosso immobiliare cinese Evergrande. Il gruppo è da tempo uno dei grandi malati del settore immobiliare del paese, a causa di una situazione debitoria insostenibile. 

Il gruppo Evergrande ha debiti che superano i 300 miliardi di dollari e aveva già dovuto affrontare una richiesta di liquidazione da parte dei suoi creditori.

Fallite le trattative con i creditori

Un articolo del Wall Street Journal poco prima aveva riportato la notizia del fallimento delle trattative tra Evergrande e i suoi creditori stranieri, durante il fine settimana, per ristrutturare il debito del gruppo. Il mancato accordo ha di fatto aperto all’imminente liquidazione della società.

L’udienza della petizione di liquidazione è stata riassunta oggi, lunedì 29 gennaio, presso l’Alta Corte. Dove il giudice Linda Chan Ching-fan ha sottolineato che il piano di ristrutturazione del debito di Evergrande mancava di progressi e che le attività della società erano insufficienti a coprire i suoi debiti.

Tonfo in Borsa prima della sospensione

I creditori esteri avevano portato la società in tribunale a causa di diversi pagamenti mancati. In precedenza, il gigante immobiliare aveva cercato di evitare la liquidazione con un piano di riorganizzazione. L’udienza è durata un anno e mezzo e la società non è stata ancora in grado di presentare una proposta concreta di ristrutturazione, ha dichiarato Chan, come riportato dal quotidiano South China Morning Post. “Penso che sia giunto il momento che il tribunale dica basta”, ha dichiarato la signora Chan, secondo quanto riportato dal quotidiano in lingua inglese.

Il titolo di China Evergrande, dopo la notizia della sentenza del tribunale, ha perso oltre il 20% alla borsa di Hong Kong, prima di essere sospeso dalle contrattazioni.

Condividi articolo