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In evidenzaMondo Ven 18 agosto 2023

Evergrande, il colosso cinese presenta istanza fallimento a New York

Il gruppo immobiliare ha 270 miliardi di debito. Nel 2021 era già finito in default. L'allarme delle autorità di Pechino Evergrande, il colosso cinese presenta istanza fallimento a New York
Redazione Verità&Affari
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Dopo le turbolenze degli ultimi giorni scatenate dal caso Country Garden, la scena finanziaria viene scossa dalle fondamenta dalla notizia del fallimento di Evergrande, la big cinese in difficoltà finanziarie, che aveva tentato già un piano di ristrutturazione dei debiti, senza successo. Evergrande ha presentato a New York istanza di fallimento, ricorrendo al Chapter 15 che garantisce la protezione dai creditori nelle ipotesi di bancarotta che coinvolgono più Paesi.

Esposizione di 270 miliardi

Con questa mossa Evergrande mette al riparo i suoi beni dalle pretese dei creditori internazionali e punta al riconoscimento dei colloqui di ristrutturazione in corso a Hong Kong, nelle Isole Cayman e nelle Isole Vergini britanniche. Lo scorso mese di marzo la big cinese dell’immobiliare, che ha una esposizione di 270 miliardi di dollari di passività, aveva già presentato un piano di ristrutturazione del debito in USA, nel tentativo di ripagare i suoi creditori internazionali, ma l’operazione evidentemente non è andata a buon fine.

Il default del 2021

Evergrande, la più grande società di sviluppo immobiliare cinese in termini di vendite, era già fallita nel 2021, dopo esser stata travolta da una valanga di debiti e non esser riuscita a ripagare alcune cedole, finendo in default. A quel punto, in Cina, si era scatenata una grande crisi del mercato immobiliare e per un certo periodo di tempo si era temuto un contagio ed un nuovo “caso Lehman”, ma la crisi era rimasta pressoché circoscritta in Cina.

I timori della Banca centrale cinese

Il fallimento di Evergrande riporta alla luce le gravi difficoltà in cui versa il settore immobiliare cinese, scosso sin dalle fondamenta, dalle società del real estate ai trust. Secondo Bloomberg, la polizia cinese avrebbe già fatto visita agli uffici di Zhongzhi Enterprise Group, il trust simbolo delle banche ombra, per scoraggiare eventuali disordini.

Lo scoppio della crisi del settore immobiliare preoccupa anche la banca centrale cinese che ieri, nel rapporto trimestrale sulla politica monetaria, ha fatto riferimento alla crisi del comparto, assicurando che intende “adeguare ed ottimizzare le politiche immobiliari in modo tempestivo”.

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