Piazza Affari prova a dimenticare la Lagarde e la Bce- V&A
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In evidenzaMercati Ven 16 dicembre 2022

Piazza Affari prova a dimenticare la Lagarde. Riflettori su Leonardo e Juventus, i titoli da seguire

Partenza positiva per Milano. Piazza Affari prova a dimenticare le parole di Christine Lagarde e i promessi rialzi da 50 punti della Bce. Piazza Affari prova a dimenticare la Lagarde. Riflettori su Leonardo e Juventus, i titoli da seguire
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

L’apertura di Piazza Affari

Partenza positiva per Milano. Piazza Affari  prova a dimenticare le parole di Christine Lagarde anche se è ancora presto per giudicare. Dopo la caduta di ieri un rimbalzo è del tutto naturale. Avvicinarsi a quota 24 mila del Ftse Mib sarebbe un segnale importante. Per il resto c’è da dire che le banche centrali hanno parlato  e il loro messaggio non è piaciuto affatto ai mercati. Nell’ordine si sono espresse  Stati Uniti, Norvegia, Svizzera, Unione Europea e Inghilterra.  Tutte, con l’eccezione della Bank of England, hanno avvisato che l’inflazione non sta scendendo come atteso e quindi, la stretta monetaria va avanti

La Bce ha alzato i tassi al 2,5% dopo due rialzi consecutivi  di 75 punti. È il livello più alto dal 2008. La decisione era attesa e ormai largamente scontata nelle aspettative.  Quello che ha preoccupato il mercato è l’annuncio che il costo del denaro dovrà salire “significativamente”.

Quantitative tightening

Inoltre è stato anticipato a marzo il quantitative tightening, ovvero, la riduzione del portafoglio da 5.000 miliardi composto dai titoli acquistati per sostenere l’economia europea: il taglio, frutto del mancato reinvestimento di quel che scade, sarà di 15 miliardi al mese. Nel comunicato vengono riviste al ribasso le previsioni sul PIl del 2023 e del 2024, al rialzo quelle dell’inflazione.

I falchi volevano di più

Oltre un terzo del Consiglio della Bce voleva un nuovo rialzo dello 0,75%. I ‘falchi’ hanno  abbandonato le resistenze di fronte all’impegno della Bce a ulteriori rialzi da 50 punti base nei prossimi mesi e all’anticipazione a marzo del  quantitative tightening.
A scuotere gli animi è stato il riferimento  ad altri aumenti “significativi” nel 2023 per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo di medio termine del 2%.

Lagarde è stata molto dura e netta, tanto da provocare anche la reazione del nostro ministro della Difesa, Guido Crosetto, il quale ha twittato “non ho capito il regalo che la presidente della Bce ha voluto fare all’Italia” riferendosi principalmente al botto dello spread fino a 205 punti base.

In sostanza  la Bce ha dato l’impressione di volersi sganciare dalla Fed, marcata stretta negli ultimi mesi, ma c’è anche da precisare che i tassi di riferimento in Eurozona oggi sono al 2,50% e negli Stati Uniti sono già al 4,50%. Ora non resta che attendere che l’inflazione cominci a rallentare favorita anche dal facile confronto con l’anno prima.

Titoli caldissimi

LEONARDO

Il Senato Usa approva un disegno di legge che prevede spese per la Difesa nel 2023 a 858 miliardi di dollari con un aumento del 10% rispetto al 2022.

Sotto la lente

ENI, ENEL E SARAS

Il governo sarebbe intenzionato a ridurre di un quarto la base imponibile per la tassa sugli extra profitti

FINCANTIERI

Ha comunicato stamattina i target del piano industriale. Nel 2025 i ricavi dovrebbero arrivare a  8,8 miliardi con un margine operativo  del 7%. Il debito scende molto lentamente ma la società ribadisce che non c’è bisogno di un aumento di capitale.

INTESA SANPAOLO

La Bce ha fissato un requisito patrimoniale minimo Cet1 da rispettare per il 2023 all’8,8% dopo la conclusione degli esami.

OVS

Ha comunicato i dati del terzo trimestre. I ricavi sono saliti dello 0,5% sull’anno scorso   a 381 milioni di euro.

TIM

Il governo italiano vuole portare la controllata di Tim Sparkle  (cavi sottomarini) sotto il controllo pubblico. E’ quanto emerso dai  colloqui con i i principali azionisti di Tim. Ci saranno  altri tre incontri, uno dei quali è previsto per il 20 dicembre. Intanto il Cda di Telecom ha cooptato il presidente di Asstel Massimo Sarmi in consiglio. I soci stanno procedendo , con gli incontri bilaterali in vista di una riorganizzazione delle attività che potrebbe passare anche un’Opa. C’è il  rischio di un’azione di concerto, per cui si va avanti molto piano.

UNICREDIT

La Bce ha fissato il requisito patrimoniale minimo complessivo per il 2023 al 9,2% per il Cet1, in lieve rialzo rispetto al precedente target.

Analisi della tendenza

La seduta borsistica di ieri è stata il classico esempio della tempesta scatenata dalle cattive notizi giunte del tutto inattese .  A Wall Street sono stati di nuovo messi sotto pressione i livelli discriminanti a 3.900 di S&P 500 e 10.900 punti del Nasdaq  Stasera la chiusure sopra queste soglie farebbe rientrare rapidamente l’emergenza.

L’angolo degli analisti

ESSILORLUXOTTICA

Amplia la partnership con Ferrari avviata nel 2016. In base al nuovo accordo pluriennale siglato dalle due società, in vigore dal 1° gennaio 2023, EssilorLuxottica continuerà a progettare, produrre e distribuire occhiali a marchio Scuderia Ferrari e Ray-Ban. Le attività di licensing saranno estese anche alla prima collezione di occhiali con il solo simbolo del Cavallino Rampante.  Societe Generale ha alzato il TP a 182 € da 158,5 €.

JUVENTUS 

Equita   Sim cita le indiscrezioni secondo cui Exor starebbe pensando al delisting della società. Non escludiamo che questa possa essere un’opzione. Ai prezzi attuali  costerebbe duecento milioni  (per il 36% non detenuto). Quantitativamente non sarebbe rilevante (trattandosi di meno dell’1% del net   asset value), ma, in assenza di un piano di uscita o riduzione dell’esposizione in tempi brevi, sarebbe  qualitativamente negativo dato che non escludiamo il rischio di aumento di capitale che verrebbe finanziato al 100% da Exor, commentano gli analisti.

Pillole dall’estero

AT&T

Il titolo è salito del 2% da inizio anno, favorito dalla prospettiva di forti investimenti pubblici e privati nel settore.  Morgan Stanley ha abbassato la raccomandazione a Equal-Weight da Overweight

BOSCH

Il Ceo Christian Fischer, ha dichiarato al quotidiano Handelsblatt che il gruppo è pronto a battere le previsioni di vendita sul 2022.  Nella stessa intervista ha annunciato l’aumento della presenza  in India, dove è cresciuta di oltre il 30% annuo negli ultimi due anni raggiungendo un  fatturato  di oltre 2 miliardi. Questo focus sull’India servirà da copertura contro i rischi provenienti dalla Cina, dove Bosch realizza circa il 20% dei suoi ricavi. Le indicazioni ottimistiche di Bosch sulle vendite del 2022 offrono una lettura piuttosto positiva per l’ampio settore dei ricambi auto.

H&M

Ha archiviato il trimestre a novembre, l’ultimo dell’esercizio 2022, con un incremento dei ricavi del 10% a 62,5 miliardi di corone svedesi (5,7 miliardi di euro) dai 56,8 miliardi del corrispondente periodo dello scorso anno. In valuta locale i ricavi sono invariati. L’intero esercizio ha visto un fatturato a 223,6 miliardi di corone, in aumento del 12%.

SNAPCHAT

Tempo di bilanci: nel 2022 oltre 6 miliardi di Snapchatter hanno utilizzato quotidianamente le Lenti AR. Le Crying Lens dominano anche le classifiche globali, venendo utilizzate 9,7 miliardi di volte. Grande successo anche per la Lente Shook e le Lenti Cartoon Kid e Cute Anime, che completano il podio globale. Il report rivela che tra il 2021 e il 2022 il numero di Stories su Snap contenenti musica è triplicato. Ottima la dinamica di serie TV e film e, a seguire, i viaggi, in netta ripresa rispetto al 2021 che ancora si portava dietro l’ombra della pandemia. La location più taggata dell’anno è stata l’aeroporto, mentre le attrazioni più fotografate e condivise negli Snap del 2022, sono state: il Big Ben, il Guggenheim Museum, la Basilica di San Pietro, la Cattedrale di St. Paul e l’Empire State Building.

TESLA

Tra lunedì e mercoledì Elon Musk ha venduto altre  azioni Tesla per circa 3,6 miliardi di $, portando il totale nell’ultimo anno a quasi 40 miliardi. La cessione dell’ultimo pacchetto da 22 milioni di azioni coincide con la perdita da parte di Musk del primo posto nella classifica degli uomini più ricchi del mondo. Si tratta della seconda volta che Musk vende le sue azioni Tesla dopo l’acquisto da 44 miliardi di dollari di Twitter realizzato a ottobre. A novembre, Musk ha venduto 19,5 milioni di azioni per un valore di 3,95 miliardi, in parte per finanziare il suo accordo con Twitter. La notizia della cessione delle azioni arriva in un momento in cui il prezzo delle azioni di Tesla si è più che dimezzato nel 2022, toccando i minimi da due anni.  Musk sta affrontando le critiche da parte degli investitori per la sua concentrazione molto maggiore su Twitter che su Tesla.

Obbligazioni

Le parole di Christine Lagarde sono state prese sul serio. Il movimento più rilevante è stato sul biennale tedesco, il cui rendimento è salito a 2,33%, massimo dal 2008. Il BTP  si è portato a 4,13%, +28 punti base rispetto ai livelli del giorno prima.

Petrolio

Brent e WTIin calo dello 0,5%.

Gas

Il prezzo in  Usa è  condizionato dalle tempeste che stanno colpendo il paese. L’Europa attende l’accordo, se ci sarà, sul price cap.

Valute

Euro a 1,06 sul dollaro. Anche il cambio ha risentito delle parole della Lagarde ma resta sui massimi da maggio.

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