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In evidenzaMercati Mer 29 marzo 2023

Piazza Affari apre a +0,5%. Bene Stm e Prysmian

La Borsa di Milano ha aperto a +0,5%. Tra i titoli migliori spiccano Stm e Prysmian. Mentre sono deboli Leonardo e Italgas Piazza Affari apre a +0,5%. Bene Stm e Prysmian
Redazione Verità&Affari
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Piazza Affari apre a +0,5%. Bene Stm e Prysmian

Piazza Affari apre a quota 26.459,84 in crescita dello 0,5%. Tra i titoli migliori Stm a 46,385 euro  (+4,17%), Prysmian a 37,79 euro (+1,37%), Moncler a 61,26 euro (+1,16%). Deboli Leonardo a 10,76 euro (-1%) e Italgas a 5,51 euro (-0,7%).

Le borse stanno metabolizzando ordinatamente gli ultimi dati macro, la prospettiva di una possibile frenata (ma non di una recessione) e lo scenario incerto delle banche

BANCHE USA

A proposito, l’indice delle Banche USA ieri ha chiuso in ribasso dello 0,2% dal +2,5% del giorno prima. In serata si sono  tenute al Congresso le audizioni di tre alti dirigenti del Tesoro, della Federal Reserve e della Federal Deposit Insurance. Il vice responsabile della supervisione della banca centrale, Michael Barr ha detto c’è bisogno di rivedere le prescrizioni minime su capitale di riserva e su liquidità a copertura, relative alle banche con attivi sopra i cento miliardi di dollari. In Eurozona, l’indice delle banche ha chiuso in rialzo dello 0,5%, da +1,4% del giorno prima.

TRIMESTRE POSITIVO

Per il resto, non vediamo particolari segnali di preoccupazione. Quasi tutti gli indici principali stanno per chiudere un trimestre abbondantemente positivo, Milano +11%. Le uniche importanti eccezioni rigurdano  il Dow Jones (-3,5%), il Brasile (-7%) e l’India (-5%).

VENERDI L’INFLAZIONE

L’inflazione europea è il dato clou di questa settimana, previsto in uscita per venerdì. I prezzi al consumo dell’area Euro sono attesi su base annua in forte rallentamento a marzo, per via del confronto negativo col 2022, visto che a marzo è iniziata la guerra in Ucraina e in Europa c’è stato il boom dei prezzi energetici, con la benzina che è schizzata sopra i 2 euro. L’inflazione generale dunque frenerà dall’8,5% all’ 7,1%, mentre l’inflazione ‘core’, che è ormai diventata quella più indicativa, dovrebbe registrare un rialzo dal 5,6% al livello record del 5,7%.

ATTESI INTERVENTI BANCHIERI I BCE E FED

Questa settimana riflettori puntati sugli interventi di diversi banchieri centrali. Venerdì parlerà di nuovo Christine Lagarde. Antenne puntate sui toni che userà, per capire se ammorbidirà un po’ l’accento sui tassi. Anche i ‘falchi’ Bce, che parlavano di rialzi di 50 punti base nelle prossime tre riunioni, hanno abbassato un po’ la cresta e ora dicono che bisognerà continuare a rialzare, aggiungendo però che è giusto l’approccio prudente del “data depending”. Anche i membri della Fed non butteranno certo altra benzina sul fuoco. “A maggio – commenta Vincenzo Bova, senior analist di Mts Capitalservices – i mercati prezzano un altro rialzo dello 0,25% e per i tagli se ne riparla l’anno prossimo. Per la Fed invece i mercati sono indecisi tra un +0,25% o una pausa a maggio e gia’ a giugno-luglio prezzano il primo taglio”

 

LEONARDO E DRS

Stamattina Intesa ha alzato il target price di Leonardo da 12,10 a 14 euro rafforzando il Buy. Ieri DRS (80.1% posseduta da Leonardo) ha riportato i risultati 2022 e fornito guidance sul 2023 sotto le attese con ricavi visti a 2,7/2,8 mld di dollari (Facset’s consensus 2.83 mld), EBITDA a 315/330 mln (354 mln), Durante la call, il management ha evidenziato alcune criticità delle forniture  nella componentistica elettronica che rallentano la crescita dei ricavi nell’anno in corso. Websim resta positiva. “Evidenziamo – scrivono – che Leonardo ha recentemente fornito la stima  (che include DRS); pertanto non ci aspettiamo impatti sulle stime”. Giudizio INTERESSANTE con target price 14,0 euro.

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