Borse in attesa dei banchieri centrali. I titoli di Piazza Affari sotto la lente
Le Borse europee quasi ferme oggi in attesa delle parole dei banchieri centrali di Fed e Bce. Piatte Leonardo e Tenaris ESTERNO PALAZZO MEZZANOTTE BORSA ITALIANA MILANO PIAZZA AFFARIBorse europee piatte
Borse europee ingessate nell’attesa delle decisioni che questa sera la Federal Reserve e domani la Banca centrale europea prenderanno sui tassi di interesse. Gli ultimi dati fanno propendere per un ritocco sia negli States, sia in Europa, di 50 punti base, livello inferiore ai 75 punti base alzati nelle ultime riunioni. L’Eurotower diffonderà anche le stime sull’economia europea.
Eurostat ha annunciato che a ottobre la produzione industriale dell’area euro è diminuita del 2% rispetto a settembre e del 3,4% rispetto a un anno prima. L’Italia ha fatto meglio, con una produzione scesa dell’1% rispetto a settembre e dell’1,6% rispetto a ottobre 2021. Gli economisti dell’istituto tedesco Ifo, comunque, ritengono che la recessione che dovrebbe colpire il Paese l’anno prossimo sarà più mite di quanto previsto in precedenza. Nel dettaglio il Pil tedesco è visto in ribasso dello 0,1% nel 2023, contro il -0,3% che i ricercatori avevano indicato nei mesi scorsi. Anche il tasso di inflazione scenderà dal 7,8% di quest’anno al 6,4% del prossimo anno.
Wall Street in rialzo
I listini europei hanno segnato il passo Wall Street, invece, procede in rialzo. Milano ha chiuso in calo dello 0,26% nel giorno in cui Bruxelles ha promosso la manovra del governo, facendo tuttavia alcuni rilievi. Lo spread è risalito a 192,2 punti e il rendimento dei Btp a dieci anni al 3,85% (dal 3,78%).
A Milano i titoli hanno registrato variazioni un andamento volatile, risentendo anche dell’approssimarsi della fine dell’anno. Sono la lente le utilities, in vista di una battaglia legale con l’Antitrust che ieri ha aperto un’istruttoria sui principali gruppi del settore a causa della revisioni dei prezzi delle bollette. Sul fronte dei cambi, l’euro vale 1,0658 dollari (ieri in chiusura a 1,0653 dollari) e 143,67 yen (143,81), mentre il dollaro/yen è a 134,77 (134,93)
La giornata dei caldissimi
Stamattina aveva segnalato i seguenti titoli
Leonardo
Guadagna lo 0,39% a 7,73 dopo aver superato in apertura quota 7,8 euro. La società rimborserà in anticipo un prestito da 500 milioni mostrando così forte solidità finanziari. La Nigeria sarebbe interessata a comprare 24 aerei addestratori M346FA . Il contratto vale circa un miliardo. Mediobanca Securities conferma il target price a 12,5 euro e il giudizio interessante. Citibank arriva a 15,4 euro e la valutazione interessante. Per Intesa il titolo vale 12,7 euro. Per Equita 12 euro.
Tenaris
Chiude la seduta a 15,7 euro in rialzo dello 0,19% dopo la promozione ricevuta dal Banco di Santander.
Sotto la lente
Banco BPM (-0,61%)
La Fondazione Enasarco è entrata nel capitale d con una quota di quasi il 2%, rafforzando il nucleo di azionisti formati da fondazioni e casse previdenziali in vista del rinnovo del consiglio dell’istituto la prossima primavera. Il titolo resta al centro dell’attenzione perché la banca è considerata al centro del risiko.
Generali (-0,37%)
Landesbank Baden-Wuerttemberg ha promosso il giudizio da Hold a Buy, target da 17 a 20 euro.
Enel (+0,08%)
Il gruppo intende realizzare insieme al partner Volkswagen, il più grande network italiano di ricariche per auto elettriche.
Eni (-1,48%)
Il Consiglio europeo sull’energia ha rinviato al 19 dicembre la decisione sul price cap al gas. La riunione di ieri si è chiusa senza esiti. Secondo indiscrezioni, nella prossima tornata si potrebbe ragionare su un tetto intorno a 160 euro MWh, circa ottanta euro sotto i livelli proposti inizialmente. RBC ha ridotto la raccomandazione da interessante a sector perform, target 14 euro.
Energia
Petrolio
Brent e WTI in rialzo di oltre il 2%, anche se si è registrato un forte aumento delle scorte settimanali di greggio negli Usa. La disponibilità è aumentata di 10,231 milioni di barili a un totale di 424,129 milioni, è l’incremento settimanale più ampio da marzo 2021. Gli analisti sono stati presi in contropiede perchè si aspettavano un calo di 3,1 milioni, dovuto anche all’interruzione dell’oleodotto Keystone.
Gas
Usa -5% a 6,58 dollari e Gas UE in calo del 5% a 130 euro per mwh. In Europa si discute ancora di tetto al prezzo.