Borsa Milano al rallentatore in attesa dell'accorso sulla finanza Usa
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In evidenzaMercati Mar 23 maggio 2023

Piazza Affari ansimante. Manca l'accordo sul tetto al debito degli Usa

Contrasta Wall Street alla chiusura di ieri, Tokio debole nonostante i buoni dati macro. A Milano acquisti sui titoli dell'energia Piazza Affari ansimante. Manca l'accordo sul tetto al debito degli Usa
Redazione Verità&Affari
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Male le banche, indice poco mosso

Le Borse europee aprono deboli sulla scia della chiusura contrastata di Wall Street e dei cali registrata in Asia. I mercati reagiscono con cautela ai timidi segnali di progresso nei negoziati sull’innalzamento del tetto del debito negli Stati Uniti poiche’ l’accordo per scongiurare il default ancora non e’ stato raggiunto. Il presidente Joe Biden e il leader dei repubblicani alla Camera, Kevin McCarthy, sono tornati a incontrarsi alla Casa Bianca e si sono parlati in “modo produttivo”. Intanto il tempo stringe, e il rischio di un default, il primo della storia negli Usa, si sta avvicinando. Gli investitori continuano a cercare indizi sul percorso della politica monetaria della Fed in vista dei dati chiave di questa settimana, come l’indice della spesa per consumi personali (Pce) di aprile, l’indicatore preferito dalla banca centrale Usa per monitorare l’inflazione, in agenda venerdi’. C’e’ attesa anche per le minute della Fed che saranno diffuse domani. In mattinata occhi sui Pmi preliminari di maggio dell’Eurozona, oltre che di Germania, Francia e Gran Bretagna, con focus particolare sul settore manifatturiero. In programma anche il Pmi manifatturiero degli Stati Uniti. L’indice Cac 40 di Parigi cede lo 0,4%, il Dax 30 di Francoforte è piatto e l’Ftse 100 di Londra segna una flessione dello 0,28% a 7.749,22 punti. A Piazza Affari l’Ftse Mib nei primi scambi è poco mossa.

Nasdaq al top di agosto

Wall Street ha chiuso poco mossa, S&P500 piatto e Nasdaq +0,5% con il nuovo frazionale massimo da agosto a 12.756 punti. Intanto, da segnalare che il Nikkei 225 ha aperto a +1%, su nuovi top da 33 anni, per poi girare in ribasso. In Eurozona, il Dax di Francoforte ha corretto in ribasso dello 0,3%, dopo tre rialzi consecutivi che hanno spinto l’indice sul nuovo record storico.

Pausa per riprendere fiato

Potrebbe essere il primo sintomo che gli indici hanno bisogno di rifiatare e questa sensazione è confermata dalla conformazione grafica del principe dei listini: l’MSCI World, che fotografa l’andamento delle principali borse mondiali. Ieri ha chiuso a 2.845 punti, sui massimi da agosto 2022, esattamente sulla fortissima resistenza posizionata a 2.853 punti. A meno di novità positive sensazionali, difficilmente quest’area potrà essere violata senza prima una fase di fisiologico assestamento. E non crediamo che un accordo sul tetto del debito possa bastare.

Spread in rialzo

Tra piazze asiatiche debole Tokio, nonostante i dati macro migliori delle attese sull’attività dei settori manifatturiero e servizi.

Tra i titoli migliori a Milano da segnalare Cnh Industrial, in progresso dell’1,37%. Acquisti anche sul comparto energia con Erg, Tenaris e A2a tra i titoli migliori. Ancora in sofferenza il settore bancario, con Mediobanca che cede oltre l’1% seguita da Finecobank e Bper.

Spread in rialzo a 187 punti.

 

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