Borsa di MIlano, Piazza Affari apre in rialzo dello 0,5%
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Mercati Lun 04 settembre 2023

Borsa di Milano, Piazza Affari apre in rialzo dello 0,5%

La Borsa di Milano inizia la settimana in territorio positivo. Bene amche tutti gli altri listini del Vecchio continente Borsa di Milano, Piazza Affari apre in rialzo dello 0,5% Piazza affari
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Mercati azionari del Vecchio continente tutti in lieve rialzo in avvio di giornata. A Piazza Affari: l’indice Ftse Mib sale dello 0,52%, l’Ftse All share dello 0,54%. Le Borse di Londra e Parigi salgono dello 0,5%, Francoforte dello 0,4%. In leggero aumento anche i listini di Mosca. 

Federal Reserve

I dati sull’occupazione di venerdì hanno quasi azzerato la possibilità di un aumento dei tassi di interesse nella riunione del Federal Open Market Committee del venti settembre: CME Fedwatch dà al 7% la probabilità di un incremento del costo del denaro, in calo da 20% di qualche giorno prima. Le possibilità di tassi fermi al 5,25%-5,50% anche ad ottobre sono salite al 63%, da 44%.

Bill Adams, chief economist di Comerica Bank, ha scritto che la revisione al ribasso dei nuovi posti di lavoro di agosto è un dato “da sogno” per la Federal Reserve, in quanto mostra che è in atto quel raffreddamento moderato capace di rallentare la crescita dei salari in modo dolce, senza fratture e tensioni. “Il report spiano la via al taglio tassi nella prima parte del 2024”.

Asia/Pacifico

Si mette in luce stamattina la borsa di Hong Kong , +2,5%. Salgono soprattutto le disastrate società cinesi dell’investimento immobiliare, ancora per effetto degli ultimi interventi di Pechino a sostegno del settore. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +1,2%. Nikkei di Tokyo +0,5%.

Petrolio

Il greggio tipo Brent è piatto a 88,5 dollari il barile, un prezzo che non si vedeva da fine dello scorso anno. La Russia ha annunciato che intende estendere i limiti alle sue esportazioni oggi in atto: i dettagli sulla stretta dovrebbero essere diffusi a giorni. Anche l’Arabia Saudita dovrebbe avere lo stesso atteggiamento: le restrizioni di recente varate dovrebbero essere mantenute anche in ottobre.

Conti pubblici

Il BTP tratta a 4,22%. Dagli interventi dei membri del governo a Cernobbio è emerso che il vero appuntamento delle prossime settimane per l’esecutivo di Giorgia Meloni è la manovra finanziaria. Un piccola frana si sta abbattendo sui conti pubblici e sull’economia italiana. Si tratta dei bonus legati alle ristrutturazioni edilizie, ormai fuori controllo.

Da marzo a oggi, in soli cinque mesi, sono saltati fuori altri 35 miliardi di crediti ceduti o scontati in fattura dalle imprese, che non erano previsti nei tendenziali di spesa. Ben 4 miliardi di questi crediti, poi, si sono rivelati fasulli. Quelli irregolari, a fine agosto, arrivavano a 12,8 miliardi, si legge in un appunto consegnato nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate alla presidente del Consiglio. Per questo Meloni è preoccupatissima perchè i bonus si stanno mangiando tutti i soldi per la manovra di bilancio 2024. Per il Superbonus 110% si prevedeva una spesa di 35 miliardi, ma siamo arrivati quasi a 100.

La prossima settimana la premier proverà a trovare la quadra con i ministri e raccogliere le priorità compatibilmente con il raggio d’azione della manovra. E’ in programma, infatti, un vertice di maggioranza a palazzo Chigi destinato proprio a fare il punto della situazione. L’idea del ministro Giancarlo Giorgetti, ribadita ieri a Cernobbio, sarebbe mantenere le stime di crescita (definite a primavera nel Def) sia per quest’anno che per il successivo. Se invece nelle prossime settimane prevarrà una valutazione piú pessimistica, allora ci sarà da tener conto anche degli effetti finanziari del minor incremento del Pil.

“La coperta è corta e dobbiamo essere capaci come governo di dare una definizione corretta delle priorità e su quelle lavorare”, ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo.

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