A 34 anni si reinventa assistente virtuale per gli avvocati: "Così seguo la famiglia, senza rinunciare alla carriera"
Nella nuova professione, Iva si è inventata una specialità, unica nel suo genere: assistente virtuale per studi legali.La sua professione viene chiamata “assistente virtuale”, ma lei, in realtà, è molto reale. Niente a che vedere con le app o l’intelligenza artificiale di ChatGpt. È una ragazzona di 34 anni in carne e ossa, che risponde al nome Iva Stoilkova, di origine bulgara, ma con un perfetto accento milanese. Diploma di tecnico della gestione aziendale e con un’esperienza decennale come segretaria negli studi legali, durante la pandemia e diventando mamma, ha pensato di reinventarsi un lavoro. Quello di assistente virtuale, per l’appunto. Una professione nata in America, agli inizi degli anni Novanta, e che sta prendendo piede ultimamente anche da noi. Tanto che è nata un’associazione, che raggruppa già alcune decine di queste nuove lavoratrici.
La scelta di Iva
Reinventarsi un lavoro, ma partendo da quello che già sapeva fare bene. E così, nella nuova professione, avviata con la fine del 2022, Iva si è cucita addosso una specialità, unica nel suo genere: assistente virtuale per studi legali. “Sono una specie di segretaria che lavora da remoto – spiega -. Aiuto gli avvocati nel back office, nella fatturazione elettronica, nella contabilità o nell’organizzare la loro agenda o le riunioni”.
Il suo cliente ideale è chiaramente un avvocato smart, che ha dimestichezza con il web e che ha capito come il mondo del lavoro si sia ormai smaterializzato. E quanto conti l’efficienza, più che della presenza in ufficio. “Ecco, questo aspetto è importante. Occorre essere di base molto disponibili e pazienti. Il cliente si aspetta il massimo da me, anche se lavoro a distanza”, aggiunge Iva.
I corsi e l’attività
Prima di iniziare l’attività, ha frequentato diversi corsi di formazione per imparare ad usare al meglio le piattaforme digitali, acquisire la conoscenza su come farsi trovare sul web e capire come avere i primi clienti. I risultati sono arrivati. “Da questo lavoro guadagno, ma soprattutto riesco a conciliare la vita privata con il lavoro. Quando ho deciso di mettermi in gioco, nel 2020, in piena pandemia, ero appena diventata mamma. Cercavo qualcosa di stimolante che mi permettesse di gestire il tempo per la famiglia, senza dover rinunciare alla carriera. Così ho trovato questa professione, che in Italia era agli albori e ho iniziato”.
Iva pensa anche in grande, guardando al suo futuro. Se i clienti aumenteranno di molto, si farà affiancare da dei collaboratori e strutturerà meglio la sua attività. Ma nel frattempo continuerà a formarsi e a studiare, con nuovi corsi e prendendo quella laurea, che ha dovuto lasciare a metà.