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ApprofondimentiBanche Ven 24 marzo 2023

Fabi: per le banche italiane scarsi rischi di contagio da Svb e Credit Suisse

Una solida posizione di patrimonio, redditività e liquidità per gli istituti del Belpaese. Il confronto con il settore in Europa Fabi: per le banche italiane scarsi rischi di contagio da Svb e Credit Suisse BANCA
Redazione Verità&Affari
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Per la Fabi le banche italiane non rischiano il contagio

Le banche italiane hanno scarsa probabilità di subire un effetto contagio dalla crisi di Silicon Valley Bank e Credit Suisse. Una ricerca della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi) sottolinea che gli indici di patrimonio, redditività e liquidità del settore sono estremamente solidi. Gli istituti di credito italiani registrano un indice di liquidità al 176%, un grado di qualità del patrimonio al 16,2% ed il livello di redditività che sfiora il 9%.

Il settore in Europa

Una situazione di tranquillità che riguarda tutto il settore bancario europeo, sottolinea la ricerca. Per comprendere a pieno questa solidità, è sufficiente analizzare i dati relativi a settembre 2022 e che interessano le più importanti banche dei principali Paesi europei. Nel Vecchio continente sono 111 gli istituti di credito significativi. Il totale degli attivi di questi complessivamente ammonta a ben 27.770 miliardi di euro e quello dei profitti supera i 92.000 miliardi.

Per le italiane più alto il ritorno degli investimenti (Roe)

Analizzando nel dettaglio le prime quattro nazioni, l’Italia con 12 banche significative è al quarto posto per totale di attivi (2.833 miliardi di euro) e per profitti (12.873 miliardi di euro), con l’indice di bilancio che esprime la redditività del capitale proprio (Roe) dell’8,95%, al di sopra della media dell’Unione europea. È la Francia il Paese con i valori più alti: a fronte di sole 10 banche significative, ha attivi per 9.472 miliardi, profitti per 25.111 miliardi con un Roe del 6,21%, anche se di quasi due punti percentuali inferiore al dato dell’Italia. La Germania (21 istituti significativi), registra attivi per 5.315 miliardi, profitti per 10.066 miliardi, con un roe ancora più basso, al 5,19%. Prima dell’Italia, per attivi (3.875 miliardi) e profitti (17.813), si colloca la Spagna.

Liquidità al 176%

Il rapporto tra totale dei crediti e non performing loan delle banche italiane, secondo la ricerca della Fabi, si attesta al 2,6%. Il dato dimostra gli “effetti positivi delle politiche di de-risking, in coerenza con i principali piano industriali delle banche degli ultimi anni”. Gli istituti di credito, evidenzia ancora la ricerca, vantano un profilo di liquidità solido e robusto, con un indicatore (Lcr ratio) del 176%, ampiamente distante dal 100% minimo stabilito dalle regole di Basilea.
 
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