Consob lancia avvertenza su rischi di raggiro: sfruttata notorietà di personaggi noti
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PersonaggiPrimo piano Lun 19 febbraio 2024

Consob, occhio ai raggiri: sfruttata la notorietà di gente famosa

Secondo Consob, sedicenti società di recupero crediti a volte utilizzano illegittimamente la denominazione e il logo dell'autorità Consob, occhio ai raggiri: sfruttata la notorietà di gente famosa
Redazione Verità&Affari
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La CONSOB, sulla base delle segnalazioni ricevute dagli utenti, sta riscontrando frequenti iniziative a danno dei risparmiatori poste in essere tramite il canale internet e/o telefonico che hanno nel tempo formato oggetto di precedenti comunicazioni a tutela dei risparmiatori.

Secondo l’Autorità, le truffe finanziarie possono ricondursi principalmente alle seguenti tipologie: iniziative di operatori finanziari abusivi che utilizzano indebitamente il nome e l’immagine di personaggi noti, per lo più del mondo dello spettacolo e dello sport, per indurre i risparmiatori, dietro promesse di facili guadagni, ad aderire a presunte proposte di investimento o relative all’asserito acquisto di crypto-asset; sedicenti società di recupero crediti che – a volte anche utilizzando illegittimamente la denominazione e il logo della CONSOB o di altre Autorità – contattano gli investitori vittime di operatori finanziari abusivi prospettando loro, a fronte di un corrispettivo in denaro, la possibilità di ottenere il rimborso delle somme già investite, salvo poi sottrargli anche queste ulteriori somme senza fornire alcun servizio; campagne pubblicitarie poste in essere da imprecisati soggetti che sfruttano indebitamente la notorietà di primarie società (quali ad es. Amazon, Poste Italiane, Eni o Fininvest) per proporre fittizi investimenti in titoli azionari delle medesime società.

CONSOB mette in guardia il pubblico dei risparmiatori sui rischi connaturati a tali iniziative e ricorda che la stessa Autorità non svolge alcuna attività finalizzata a promuovere l’adesione a opportunità di investimento né invia comunicazioni al pubblico dei risparmiatori con cui chiede la corresponsione di somme di denaro o l’invio di dati personali per finalità di investimento.

(Teleborsa) 

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