Fontana eletto presidente della Camera, si ricompatta il centrodestra

Fontana presidente della Camera

Il centrodestra ritrova l’unità e arriva ad eleggere presidente della Camera il leghista Lorenzo Fontana. Un lungo applauso ha accolto la proclamazione, mentre Matteo Salvini si è affrettato a complimentarsi personalmente con il compagno di partito. Sul nome di Fontana è stata raggiunta ieri l’intesa nella coalizione, dopo la frattura consumata in Senato con l’elezione di Ignazio La Russa.

Superato la quota dei 201 voti, che rappresenta il quorum della metà più uno dei componenti dell’assemblea, è scattato immediatamente l’applauso dalla coalizione di centrodestra. A Fontana sono andate in tutto 222 preferenze. Veronese, laureato in Scienze politiche, storia e filosofia, è un leghista della prima ora. Nel 2002, a soli 22 anni, divenne vice-coordinatore federale del Movimento Giovani Padani. È considerato uno dell’ala più conservatrice del proprio partito, e tra i più vicini al segretario Matteo Salvini.

Nel primo anno della scorsa legislatura, durante il cosiddetto governo giallo-verde, ha ricoperto anche l’incarico di ministro della Famiglia e delle disabilità. Dal 2009 è eletto nel Parlamento Europeo, dove è stato riconfermato alle elezioni del 2014, prima di passare alla Camera dei deputati.

Alle elezioni politiche del 25 settembre è stato eletto alla Camera dei deputati nel collegio uninominale in Veneto per il centro-destra. “Nessuno della mia famiglia ha mai fatto politica attiva – ha detto Fontana – nonostante ciò, la passione mi ha coinvolto presto: gli ideali di indipendenza, autonomia e libertà della Lega mi conquistarono già a 16 anni”.