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PoliticaPrimo piano Mar 23 agosto 2022

Braccio di ferro su Ita, centrodestra unito: tocca a noi venderla, non a Draghi

Antonio Tajani si schiera con Giorgia Meloni al Meeting di Rimini chiedendo stop alla vendita di Ita: tocca al nuovo governo. Letta dice no Braccio di ferro su Ita, centrodestra unito: tocca a noi venderla, non a Draghi
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Non si arresta il braccio di ferro politico su Ita, la compagnia pubblica nata dalle ceneri di Alitalia. Per il Pd bisogna chiudere la partita della cessione il prima possibile. Il motivo? “Evitare altri disastri come Berlusconi con l’Alitalia” come ammonisce il segretario del Pd, Enrico Letta. Ma il centrodestra non ci sta. E dal meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, ribatte il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani: “di Alitalia me ne sono occupato quando ero commissario Ue ai trasporti ed ho favorito la nascita della Newco Cai. Siamo alla conclusione. Se si può decidere con il nuovo governo va meglio”. Intanto però anche le due cordate, Msc, in tandem con Lufthansa, da un lato, e il fondo Certares con AirFrance-Klm e Delta Airlines, dall’altro sono in pressing sul Tesoro per concludere l’operazione.

ANTONIO TAJANI FORZA ITALIA

Il Pd vuole Ita fuori dalla campagna elettorale

Penso che sia molto più saggio togliere questo tema dalla campagna elettorale per evitare gli stessi disastri del 2008, Siccome ci sono di mezzo i lavoratori, se tutta questa vicenda la si toglie dal dibattito si fa un bene per i lavoratori e per l’Italia – spiega Letta a margine del meeting di Rimini – In passato, quando la campagna elettorale si è occupata di Alitalia, l’ha fatta quasi fallire perché é una vicenda in cui si mescolò il destino dei lavoratori alla politica, con un esito disastroso”. All’epoca Alitalia stava per essere ceduta ai francesi di Air-France che erano già soci della compagnia. Ma, in piena campagna elettorale, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, riuscì a stoppare la cessione montando una cordata di “capitani coraggiosi” che però poi non riuscirono a mutare le sorti dell’ex compagnia di bandiera.

ENRICO LETTA PD

Sindacati in agitazione

Nessuna compagnia aerea può stare sul mercato da sola, Non solo Ita. Neanche Air France e Lufthansa sono da sole sul mercato, tutte fanno parte di una grande alleanza. Per avere una compagnia solida, e come prevede il piano industriale, lo sviluppo fino a 110 aerei nel 2025, servono tanti investimenti, tanti soldi. Questa è la realtà. Allora o si porta a termine il processo di privatizzazione, oppure bisogna capire chi mette questo soldi. Ci vogliono circa 3 miliardi” ha precisato il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito, in un’intervista rilasciata a Radio Anch’io su Radio1. Secondo l’opinione del sindacalista, è importante comunque che lo Stato mantenga una quota nel capitale della compagnia anche dopo la cessione della maggioranza del capitale. “Bene la privatizzazione, ma il governo deve mantenere una piccola parte per avere un controllo della compagnia” ha concluso.

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