L'Ai fa crescere i titoli in Borsa: maggiore produttività e minori costi
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Primo pianoTech Mer 23 agosto 2023

L'Ai fa volare i titoli: più produttività e meno costi operativi

Focus Ai, intellicenza artificiale. Gli investitori puntano sul settore. In pole position Nvidia con il chip più adatto alla nuova tecnologia L'Ai fa volare i titoli: più produttività e meno costi operativi Intelligenza artificiale
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

L’Intelligenza Artificiale: fa bene alla Borsa.  In una ricerca riportata da Il Sole 24 ore del National Bureau of Economic Research di Boston le azioni interessate dallo sviluppo dell’Ai dal lancio di ChatGPT  nell’ottobre scorso hanno reso  lo 0,4%  giornaliero che vuol dire il 100% annuo, grazie a una maggiore produttività aziendale e a minori costi operativi.

Tra le aziende che scommettono di più sull’Ai. In pole position c’è Nvidia che il chip più adatto proprio alla nuova tecnologia che da inizio anno ha guadagnato il 200%  Mentre altre società come Alphabet, Amazon, Apple, Meta e Microsoft sono molto ben posizionate per trarre il massimo vantaggio dall’Ai. Microsoft infatti  ha avviato l’inserimento dell’Ai nei suoi prodotti ad esempio  nel software 365 Copilot dove l’Intelligenza artificiale punta ad aumentare la produttività nell’uso di Windows , Excel , PowerPoint e Outlook. Non solo.

Chi sono i gradi player?

La società di Redmond è proprietaria di GitHub, piattaforma che ospita milioni di progetti di sviluppo di software e proprio su questa piattaforma saranno offerte soluzioni implementate con l’Ai (GitHub copilot) per ottimizzare la creazione di codice.  E infatti nel progetto OpenAi, che ha dato origine a ChatGpt, Microsoft ha finora investito circa 13 miliardi.

Poi c’è Alphabet ( Google) che da anni sviluppa  sistemi neurali. DeepMind, che è focalizzata sull’Ai, è stata acquisita nel 2014. Alèhabet ha già trovato spazio per “monetizzare” l’Artificial intelligence nella pubblicità digitale. In tal senso, Performance Max è un servizio che, grazie anche all’Ai, consente la gestione automatica e ottimizzata delle inserzioni pubblicitarie. Una caratteristica che, come già conferma l’ultima trimestrale con i ricavi da advertising oltre le attese, attirerà maggiormente gli stessi inserzionisti, facendo salire la spesa per gli “spot”. Ma, come si sa, Alphabet, cioè Google, è soprattutto motore di ricerca. Su questo fronte alcuni esperti, ricordando il rafforzamento con l’Artificial intelligence ad esempio di Bing (Microsoft), parlano di nuove sfide tra i search engine con Google che ha comunque in mano il 90% delle quote di mercato.

Il caso Meta

Non mancano gli insuccessi, come quello di  Meta, che finora ha perso soldi, anche perché ha puntato sulla creazione di un mondo digitale parallelo, il metaverso, che non ha entusiasmato gli utenti anche a causa della difficoltà d’uso . L’ex Facebook ha però ottimizzato, tramite Ai, le informazioni sui comportamenti degli utenti efficientando dunque il suo tradizionale modello di  marketing riuscendo così a risalire in borsa. Da inizio anno il titolo è cresciuto del 132%.

L’intelligenza artificiale pare dunque destinata a rivoluzionare la nostra vita quotidiana. E secondo la società di ricerche di mercato Grand View Research, nei prossimi anni è prevista una crescita annuale del 40% del mercato globale.

Tra i titoli in evidenza, oltre alla già citata Nvidia c’è un altro produttore di chip come Amd. E anche il, settore automotive è visto in crescita sul fronte dell’Ai  con le auto a guida autonoma.

 

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