Btp Italia, a chi conviene comprarlo e quando
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In evidenzaRisparmio Lun 06 marzo 2023

Comprare o non comprare il Btp Italia? Questo è il dilemma...

Parte oggi la sottoscrizione del Btp Italia che protegge dall'inflazione. M chi conviene davvero comprare il Btp Italia? Comprare o non comprare il Btp Italia? Questo è il dilemma... Titoli di Stato
Redazione Verità&Affari
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A chi conviene comprare il Btp Italia?

Parte oggi il collocamento del Btp Italia indicizzato all’inflazione giunto alla sua 19esima emissione. Lo strumento, dedicato dal Tesoro al pubblico retail, sarà sottoscrivibile fino a mercoledì 8 marzo, mentre giovedì 9 sarà la volta degli investitori istituzionali. La precedente emissione di novembre 2022 è stata un grande successo con circa 12 miliardi di euro di richieste da parte di risparmiatori privati e istituzionali.

Ma questa farà altrettanto? A chi conviene comprare il Btp Italia? Tutto dipende dalle attese che i risparmiatori hanno dell’inflazione futura, da qui al 2028, anno di scadenza del Btp Italia che ha durata quinquennale. E’ importante capire come si sviluppa l’impatto del carovita sul rendimento del buono del Tesoro pensato per i piccoli investitori. Gli effetti sono due. Il primo è legato al fatto che con l’indicizzazione la cedola semestrale recupera due volte all’anno l’aumento dei prezzi registrati nel periodo precedente dall’indice Foi, quello che misura l’andamento dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi. Il suo andamento di solito è inferiore a quello dell’inflazione generale, ma comunque a gennaio registrava una variazione tendenziale del 9,6% contro il 10% indicato dall’inflazione nel suo complesso.

Tasso garantito al 2% annuale

Inoltre, l’inflazione fa crescere anche la base di calcolo del tasso garantito che, nel caso del Btp Italia il 2% all’anno a meno di revisioni al rialzo giovedì 9, perché il rendimento si applica al capitale rivalutato. A completare i meccanismi di rivalutazione interviene poi anche il  premio fedeltà dell’8 per mille calcolato però sull’investimento iniziale non rivalutato.

Questi gli elementi fondamentali per decidere se acquistare il Btp Italia, a chi conviene e quando. Istituzioni finanziarie e analisti prevedono che nei prossimi anni l’inflazione calerà, ma con un rallentamento più vischioso rispetto a quanto s’ipotizzava nel 2022. Prendendo a riferimento anche per l’Italia  un’inflazione pari a quella che la Bce prevede per l’Eurozona (anche se in realtà i prezzi italiani corrono più di quelli della media dell’area euro) Francoforte vede per quest’anno un carovita in crescita del 6,3%, seguito da un +3,4% nel 2024 e da un +2,3% nel 2025.

Per gli anni successivi è possibile applicare il 2%, obiettivo della Bce. In questo scenario, l’effetto di indicizzazione, rendimento applicato dal Tesoro e premio fedeltà porta il rendimento medio del titolo al 5,8%. La media proviene da un progressivo raffreddamento dell’inflazione iniziale, e anche questo è un aspetto non secondario. Con i dati attuali, nell’anno di partenza del titolo è facile prevedere un rendimento pari almeno al 7-8%  in base ai calcoli del Sole 24 Ore. Inoltre, chi vende il Btp Italia prima della scadenza rinuncia al premio fedeltà finale, che tuttavia non appare decisivo (l’8 per mille si traduce in uno 0,16% annuale) per i destini dell’investimento.

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