Eurovita, cosa rischiano davvero i risparmiatori senza il salvataggio
Cosa rischiano effettivamente i clienti risparmiatori di Eurovita in caso non restasse fare altro che ricorrere alla procedura giudiziaria.
I rischi per i clienti di Eurovita
Il salvataggio di Eurovita, la compagnia assicurativa milanese che necessita di una ricapitalizzazione di 400 milioni, sembra appeso ad un filo. Dopo che i grandi gruppi non sembrano intenzionati a farsi carico del buco della società, il rischio di una liquidazione coatta sembra prendere sempre più forma.
C’è tempo fino a fine mese per evitare quella che è, senza troppi giri di parole, la soluzione peggiore e che avrebbe sicure ripercussioni anche sul resto del settore. Ma cosa succederebbe davvero ai clienti in caso non restasse fare altro che ricorrere alla procedura giudiziaria per Eurovita?
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Come in tutte le liquidazioni, gli attivi patrimoniali della società sarebbero usati, prima di tutto, per rimborsare i risparmiatori e pagare i dipendenti. Quello che deve essere chiaro, fin da subito, però, è che occorrerebbe del tempo ai clienti per riavere i propri soldi. Sicuramente diversi mesi. Non tutto il capitale, poi, sarebbe restituito.
Le perdite per i risparmiatori
Stando agli ultimi calcoli aggiornati a febbraio, le perdite medie a cui i risparmiatori andrebbero in contro sarebbero nell’ordine del 10%. Per il momento, però, è l’ipotesi peggiore e l’amministratore temporaneo Alessandro Santoliquido sta tentando tutte le strade per evitarla.