Nel cda del Milan tre uomini di Elliott. Blue Skye depone le armi
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Sport
Sport Mer 14 settembre 2022

Nel cda del Milan tre uomini di Elliott. Il socio di minoranza depone le armi

Superato il primo ostacolo per il passaggio del Milan a RedBird. Blue Skye, l’ex socio di minoranza nella gestione del club rossonero. Nel cda del Milan tre uomini di Elliott. Il socio di minoranza depone le armi
Tobia De Stefano
di 
Tobia De Stefano

Con una lunga esperienza nel settore economico, ha lavorato a Libero Mercato e Libero. Ora è alla Verità e scrive per Panorama e Verità & Affari

Il passaggio del Milan a RedBird

Superato il primo ostacolo per il passaggio del Milan a RedBird. Blue Skye, l’ex socio di minoranza nella gestione del club rossonero, attraverso i suoi legali nell’udienza di oggi davanti al Tribunale civile di Milano ha rinunciato al ricorso cautelare d’urgenza che aveva presentato per bloccare la vendita del club rossonero da Elliott al fondo di Gerry Cardinale.

Motivo? La compravendita è stata già completamente perfezionata a fine agosto e non il 6 settembre come previsto dai contratti e quindi non è possibile un ricorso di questo tipo. Ma non è finita qui. A Milano resta pendente un altro procedimento, avviato sempre da Blue Skye per il rilascio illegittimo del pegno, mentre altre vertenze stanno andando avanti a New York e in Lussemburgo dove ha sede Project Redblack, la scatola di controllo del Milan.

Il sequestro giudiziario

C’è poi attesa per quello che succederà il 24 settembre, quando dovrebbe arrivare la decisione sul sequestro giudiziario di 364 milioni ottenuto circa un mese fa da Yonghong Li, l’ex proprietario del club. L’uomo d’affari cinese, che è assistito nella gestione dei contenziosi legali italiani dallo studio Cleary Gottlieb, chiede di essere risarcito per quanto successo nel luglio 2018. Quattro anni fa, infatti, perse la proprietà del Milan a favore di Elliott a causa di un mancato aumento di capitale da 32,3 milioni.

Nel 2017 l’hedge fund fondato da Paul Singer aveva prestato a Li 303 milioni di euro a tassi oscillanti tra il 7 e l’11% con un contratto che prevedeva condizioni molto stringenti per la restituzione di interessi e capitale. Il prestito era finalizzato all’acquisizione del club da Fininvest. Nell’estate di cinque anni fa, infatti, Li aveva firmato un preliminare di compravendita versando nelle casse della società che fa riferimento a Silvio Berlusconi caparre per complessivi 250 milioni di euro. Senza i soldi di Elliott, Yonghong Li avrebbe perso oltre al Milan anche i fondi delle caparre. Ora il giudice lussemburghese dovrà dare una risposta a Elliott che chiede di rientrare nella disponibilità della somma sequestrata.

L’assemblea

Detto che Elliott nega che le varie cause possano creare problemi all’operazione con RedBird, domani andrà in scena l’assemblea dei soci del club rossonero che è stata convocata presso la sede legale di Associazione Calcio Milan, in Milano via Aldo Rossi 8, per il giorno 14 settembre 2022 alle 15.30 in prima convocazione e per il giorno 15 in seconda convocazione.

All’ordine del giorno la nomina dei nuovi componenti del consiglio di amministrazione, durata dell’incarico e compenso.
Secondo indiscrezioni sui nove rappresentanti quattro faranno riferimento a RedBird, tre direttamente a Elliott e altri due dovrebbero essere il presidente Paolo Scaroni e l’ad fortemente voluto da Elliott, Ivan Gazidis. Il fondo Usa dovrebbe essere rappresentato da Gordon Singer (il figlio del fondatore Paul Singer), Stefano Cocirio e Giorgio Furlani che poi entro fine anno dovrebbe prendere il posto di Gazidis. Insomma, si prospetta una nuova società che ha un fortissimo legame con quella precedente.

Condividi articolo