Startup, investimenti dimezzati in Italia. La raccolta si ferma a 1 mld
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Primo pianoStartup Mar 26 dicembre 2023

Startup, investimenti dimezzati in Italia. La raccolta si ferma a 1 mld

Dimezzati gli investimenti in startup in Italia nel 2023, seguendo il generale andamento del settore a livello globale. Startup, investimenti dimezzati in Italia. La raccolta si ferma a 1 mld startup
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

L’alto costo del denaro l’inflazione e le incertezze sul fronte internazionale hanno portato al dimezzamento degli investimenti in startup in Italia nel 2023, seguendo il generale andamento del settore a livello globale. Da inizio anno, il volume di round raccolti nel nostro Paese è stato di circa 1 miliardo e 100 milioni di euro, -51,5% rispetto al 2022. Si riduce, anche se in maniera minore, il numero dei deal conclusi nell’arco dell’anno: 164, il -18,8% rispetto al 2022. In Europa a sostegno delle startup sono stati raccolti circa 41 miliardi di euro, più o meno la metà rispetto all’anno precedente.

Il report sulle startup 

Sono queste le principali evidenze emerse nel report realizzato da StartupItalia e presentato nel corso di SIOS23 Winter in collaborazione con Borsa Italiana che si è svolto a Piazza Affari, negli spazi di Palazzo Mezzanotte a Milano. Da segnalare che i round superiori ai 10 milioni, che nel 2023 hanno rappresentato il 12% del totale degli investimenti sono soggetti a un calo molto più lieve rispetto all’indirizzo complessivo. Erano infatti 22 alla fine della scorsa annata e sono 19 (-13%) quest’anno. Sono 62 invece i milioni raccolti con lo strumento dell’equity crowdfunding in 141 operazioni secondo i dati dell’Osservatorio Crowdinvesting di novembre 2023.

Premiate le startup medtech

Rispetto ai dati di giugno e a quelli degli ultimi report, va poi evidenziata una importante novità riguardante i settori in cui gli investimenti vengono fatti registrare. Se, infatti, fino allo scorso anno a dominare erano i round nel biotech, quest’anno è il medtech ad essere sul gradino più alto del podio, con l’8,5% del totale, seguito da cleantech, biotech e tecnologie applicate all’ambito lavoro e gestione delle risorse umane (6,1%). Più indietro gli investimenti nel food (4,2%) e nello sviluppo di software, edutech e aerospazio (3,6%), mentre a pari merito troviamo fondi raccolti all’interno dei comparti edtech, mobility e cybersecurity e space economy (3%).

Lombardia prima per investimenti 

Per quanto riguarda la ripartizione degli investimenti a livello territoriale, la Lombardia mantiene il proprio ruolo-guida: su 164 deal complessivi, il 39,3% ha avuto come protagoniste startup lombarde, con il Piemonte al secondo posto ma ben più staccato (12%). Seguono Toscana (7,9%) ed Emilia Romagna (7,3%), mentre al Sud meglio di tutti fa la Campania con 5 round (3%, pari al Veneto). Quattro deal a testa per startup trentine e friulane (2,4%), con Sicilia (1,8%) e Liguria (1,2%) alle spalle. Una sola operazione per Umbria, Molise e Sardegna (0,6%).

Due  aziende hanno raccolto 100 milioni

Tra i round del 2023, due hanno raggiunto o superato i 100 milioni di euro. Regina della raccolta annuale  è stata Bending Spoons, la startup di Luca Ferrari che sviluppa e commercializza app per smartphone, che ha totalizzato 170 milioni in due round. Cento milioni  anche a D-Orbit,  società pioniera della logistica spaziale, guidata da Luca Rossettini. Mentre sono andati 61 milioni ad AAvantgarde biotech focalizzata sullo sviluppo di terapie geniche per le malattie ereditarie della retina.

Seguono i 55 milioni (in due round) di Energy Dome, focalizzata sulla riduzione del consumo energetico, e i 40 milioni di Alps Blockchain, specializzata in ricerca e sviluppo in ambito mining. Il 2023 è stato poi caratterizzato da diverse “uscite”. Come quella di Filo, la startup romana specializzata in prodotti IoT, acquisita da Traveler Innovations. E ancora Kippy, focalizzata sempre nell’ambito Internet of Things, per monitorare la salute degli animali domestici, rilevata dalla svizzera Datamars. Iren ha acquisito la maggioranza di Remat, attiva nel settore dell’economia circolare per 3,5 milioni di euro mentre Baasbox, software house romana, è entrata in Mexemedia.

In frenata gli unicorni 

Anche il trend sulle exit, tuttavia, è in calo in tutta Europa. Il valore di 9,1 miliardi di euro, 72,8% in meno rispetto allo scorso anno, è il dato più basso dal 2013. Frenano anche i nuovi “unicorni”: nel 2023 solo 7 startup hanno raggiunto il valore di 1 miliardo di euro, rispetto alle 48 dello scorso anno.

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