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Msc blocca la strada ai cinesi e lancia un'offerta sul Porto di Amburgo

Il gruppo di Aponte raggiunge un accordo con la Città per salire al 49.9% della società che controlla i terminal. Le ricadute su Trieste Msc blocca la strada ai cinesi e lancia un'offerta sul Porto di Amburgo GIANLUIGI APONTE ARMATORE
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Msc lancia un’offerta sul porto di Amburgo

Msc lancia un’ offerta sul porto di Amburgo sbarrando definitivamente la strada alle mire cinesi e mette così un piede anche a Trieste. Il gruppo che fa capo a Gianluigi Aponte ha formalmente presentato un’offerta pubblica di acquisto volontaria per il 49,9% del capitale sociale di Hambugher Hafen und Logistik (Hhla). Hhla, quota alla Borsa tedesca, è controllata dalla Città di Amburgo e controlla a sua volta tre dei quattro terminal del porto anseatico. L’offerta vale per le azioni di Classe A al prezzo di 16,75 euro per azione.

L’annuncio: ad Aponte il 49,9%

In un comunicato, Hhla ha reso noto che “Msc e la Città Libera e Anseatica di Amburgo (Fhh) hanno stipulato in data odierna un accordo vincolante che definisce i parametri e i termini fondamentali dell’offerta pubblica di acquisto e le reciproche intenzioni delle parti e intese nei confronti della società”. L’accordo prevede che Hgv, una società controllata al 100% dalla Città di Amburgo, trasferisca le azioni A da essa detenute all’offerente al completamento dell’offerta pubblica di acquisto e acquisirà in cambio azioni dell’offerente. “Qualora l’offerente deterrà il 100% delle azioni A dopo il perfezionamento dell’offerta pubblica di acquisto e del conferimento, Hgv deterrà il 50,1% e Msc il 49,9% del capitale sociale dell’offerente”.

La reazione della Borsa

La notizia dell’offerta ha acceso l’interesse sui titoli di Hhla, che salgono di quasi il 50% a 17,06 euro, sopra al prezzo dell’offerta. 

La nota della società che gestisce il termina di Amburgo conclude precisando che “in stretta consultazione con il Consiglio di Sorveglianza di Hhla, il Consiglio direttivo esaminerà e valuterà l’offerta pubblica di acquisto annunciata nel migliore interesse della società, salvaguardando al tempo stesso gli interessi di tutte le parti interessate. Hhla informerà di conseguenza il mercato dei capitali e il pubblico in conformità con la legge applicabile”.

Il nodo del Porto di Trieste

L’offerta di Msc sul porto di Amburgo ha ricadute anche in Italia. E anche in questo caso sbarra la strada alle mire cinesi. Hhla controlla infatti dal 2020 uno dei terminal del porto di Trieste. In seguito all’accordo, che all’epoca ebbe il via libera del governo ai sensi della normativa sul Golden Power, Hhla è diventato primo azionista di Piattaforma Logistica Trieste con il 50,01%.

Nel giugno scorso, i cinesi di Cosco sono entrati con una quota del 24% nel quarto terminal di Amburgo, quello di Tollerort, controllato sempre da Hhla. Dopo due anni di trattative e non senza polemiche. Sull’ingresso dei cinesi, che puntavano a una quota più ampia, non sono mancate le critiche anche dentro l’esecutivo di Berlino. 

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