Vacanze nel segno del risparmio, 4 italiani su 10 resteranno a casa
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Primo pianoTurismo Sab 29 luglio 2023

Vacanze nel segno del risparmio, 4 italiani su 10 resteranno a casa

Quasi tutti in Italia, ma oltre un terzo a casa: accanto ai 35 milioni di italiani che partiranno quest’estate c’è un 41% che non farà le vacanze o le rimanderà ad altri periodi dell’anno, per ragioni soprattutto economiche. La destinazione preferita è l’Italia, dove rimarrà il 90% dei viaggiatori, seguita... Vacanze nel segno del risparmio, 4 italiani su 10 resteranno a casa
Redazione Verità&Affari
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Quasi tutti in Italia, ma oltre un terzo a casa: accanto ai 35 milioni di italiani che partiranno quest’estate c’è un 41% che non farà le vacanze o le rimanderà ad altri periodi dell’anno, per ragioni soprattutto economiche. La destinazione preferita è l’Italia, dove rimarrà il 90% dei viaggiatori, seguita da Grecia, Spagna e Croazia, in crescita rispetto alla tendenza degli scorsi anni: a rilevarlo è un’indagine di Federalberghi e ACS Marketing Solutions sull’estate 2023 dalla quale emerge anche che anche tra coloro che andranno in vacanza si fa attenzione alle spese, a partire dalle prenotazioni dei viaggi con largo anticipo per risparmiare.

Gli italiani che, invece, non faranno vacanze tra giugno e settembre rimarranno a casa principalmente per motivi economici (48.2%), familiari (22.5%), di salute (16.1%) o perché andranno in vacanza in un altro periodo (9.6%). Il caro vita impatta non solo sulla scelta di fare o meno le vacanze estive, ma anche sulla loro programmazione: il 15% dei viaggiatori ha prenotato il viaggio con due mesi d’anticipo in modo da risparmiare di più, in controtendenza anche rispetto agli anni scorsi, nei quali l’andamento imprevedibile della pandemia aveva disincentivato le pianificazioni.

Quanto si spende

Tra i vacanzieri, la maggioranza allungherà la durata del proprio soggiorno, mentre il 17.9% potrà permettersi un weekend o poco di più. La spesa media pro capite stimata per il periodo estivo si attesta sui 972 euro a persona, per un giro d’affari complessivo di 33,8 miliardi. Chi rimarrà in Italia spenderà in media 884 euro, cifra che sale a 1.394 euro per chi ha scelto l’estero.

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha sottolineato come i dati non vadano letti con troppo ottimismo: “Innanzitutto agosto è sempre stato il mese delle grandi partenze, e in questo senso nulla di nuovo sotto il sole – commenta – Ciò che colpisce è il 41% di italiani che non farà vacanza, principalmente per motivi economici. Ma anche tra coloro che partiranno, un buon 45% cercherà di contenere le spese. Questo è il segnale chiaro di un disagio: chi riuscirà a partire sembra essere rassegnato a dover fare comunque economia, magari accorciando la vacanza o cercando di spendere meno sulle altri voci quali alloggio, cibo e divertimento”.

“I dati diffusi da Federalberghi confermano che l’azione del Ministero va nella direzione corretta: la scelta di un piano industriale del turismo e la proposta di un’offerta differenziata e destagionalizzata consentiranno all’Italia di crescere ulteriormente in questo comparto strategico per la Nazione – così il Ministro del Turismo Daniela Santanchè commenta i numeri diffusi da Federalberghi e prosegue – voglio soffermarmi sul capitolo degli aumenti dei costi. Come Governo siamo intervenuti per tempo arginando le difficoltà economiche degli italiani abbattendo il costo del lavoro, il caro energia e incentivando la crescita economica come confermano i recenti dati del FMI. L’esecutivo sta intervenendo anche sul caro voli e sul costo dei trasporti che incidono direttamente sulla scelta delle mete turistiche. Il turismo è un volano per l’Italia, deve diventare la prima industria della Nazione ed è per questo che lavoriamo ogni giorno, come Governo e al Ministero, a sostegno del comparto, come dimostra l’intervento di ieri di 10 milioni a favore del turismo in Sicilia, ferita gravemente dagli incendi e dal blocco aeroportuale”. (Teleborsa) 

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